Medjugorje – Padre Milijenko ai pellegrini
Questo articolo è stato già letto1116 volte!
Amici, siete venuti qui a Medjugorje portando con voi tutto quello che siete. In fede. Proprio come veri pellegrini. A ciascuno di voi dico: “Ti prego di non dimenticare che stai compiendo un pellegrinaggio.
Cosè un pellegrinaggio? Questa azione è profondamente legata alla tua vita di fede. Infatti è proprio la tua fede che ti ha portato qui. Perciò impegnati a vivere la vita nello spirito durante il tuo soggiorno qui tra noi. Fa sì che in questo luogo di preghiera e riconciliazione il tuo tempo sia ricolmato della grazia divina. Perciò, con particolare devozione e amore, accostati ai sacramenti, all’insegnamento della Chiesa, alla liturgia, considerando tutta la nostra vita terrena come un pellegrinaggio. L’intercessione di Maria sia aiuto nel cammino verso la Patria celeste. Perciò non temere. Rincuorati. Sentiti anche tu in questo luogo di pace come a casa tua, figlio amato della Madre di Gesù. Prega la santa Vergine Maria, affinchè ponga su di te le Sue mani premurose, ti rincuori e ti accompagni nella vita con Cristo unico salvatore e redentore di tutto il genere umano”.
Avete appena ascoltato le parole di uno dei veggenti che da più di 30 anni, con coraggio e con coerenza, parlano di ciò che è successo e sta succedendo oggi. Tutto ciò che avviene a Medjugorje ha avuto inizio dalla testimonianza di questi ragazzi che vedono la Madonna.
Sin dal principio la risposta di questa comunità parrocchiale è stata forte. C’era un regime comunista molto duro. La parrocchia ha aperto il proprio cuore. La gente ha creduto. Poi, pian piano, sono cominciati ad arrivare i primi curiosi che si sono trasformati in persone che pregano.
Dal 1981, come vedete anche voi, Medjugorje si è trasformata in un fenomeno mondiale. Un fenomeno di rinnovamento spirituale. Un invito alla pace che non può essere ignorato. Molte persone, venendo così, senza tanti pensieri, si sono rinnovate nella fede. Molti sono guariti nel corpo e nello spirito. Tutti abbiamo bisogno di questa guarigione.
Tuttavia bisogna parlare anche di un altro fenomeno, cioè il momento dell’apparizione che continua ancora oggi. E’ sicuramente incomprensibile per noi uomini. I veggenti, come gruppo e singolarmente, in modo convincente hanno affermato in ogni situazione di vedere la Madonna. Tutto ciò che avviene trascende i loro desideri e le loro capacità, come diceva Ivan: “Ogni giorno mi chiedo: ‘Perché a me?’”
Essi affermano proprio di vedere la Madonna. Al momento della preghiera appare tre volte una luce e subito, secondo questa testimonianza, viene la Madonna. Loro affermano sempre di vedere la Madonna come noi normalmente ci vediamo gli uni gli altri.
Proprio queste testimonianze hanno attirato esperti in medicina e questi incontri con i veggenti confermano quello che hanno rivelato i test psicologici dai primi giorni: mostrano che ai veggenti, nel momento che loro definiscono “apparizione”, accade qualcosa che non può essere spiegato da un punto di vista medico, ma che comunque concorre sempre con quello che affermano loro. Dove terminano le ricerche mediche iniziano quelle di fede e di teologia.
Ciò che conta è che i risultati medici escludono malattie e inganni. E’ naturale che la medicina non può rispondere alle domande di questo fenomeno e questo spetta alla teologia e alla mistica. Sapete bene che adesso c’è una commissione del Vaticano che osserva tutto. Siamo molto felici, perché la Chiesa dirà quello che deve dire.
Ma quello che noi possiamo affermare è che a Medjugorje si sente un vero culto mariano che ha origini antichissime. Qui non è cominciato qualcosa che non si faceva dalle altre parti del mondo, nella teologia e nella preghiera. Il fatto è che si era dimenticato.
Riguardo al culto della beata Vergine Maria lo troviamo già nel Nuovo Testamento, cioè c’è una certa lode e venerazione nei confronti della Madre del Signore. Quando si guarda il culto liturgico della Chiesa primitiva ci sono le formule del simbolo battesimale e delle preghiere eucaristiche dove c’è sempre la Madonna.
I primi cristiani vedono nella fede della comunità un prolungamento della fede di Maria, che consiste sempre nella Chiesa cattolica in due elementi fondamentali. Primo: E’ Madre di Dio, scelta da Dio. C’è un omaggio reso all’eccezionale dignità e santità di Maria, Madre di Dio. Secondo, che è stato sin dall’inizio: un appello fiducioso alla Sua intercessione presso Gesù Cristo, unico mediatore e Suo vero Figlio secondo la carne.
Abbiamo già una preghiera risalente al terzo secolo che domanda a Maria aiuto per tutti noi nelle necessità di ogni genere e la liberazione da ogni pericolo. Quando guardiamo sulla costa vicino al mare queste cappelle sono tutte nate dalla fede nell’intercessione per liberare dal pericolo che viene dal mare.
Nei primi tre secoli della Chiesa è più che notevole la testimonianza delle varie immagini di Maria Santissima che si trovano nelle catacombe romane. Se siete stati là – penso di sì molti di voi – avete potuto vedere proprio in queste catacombe immagini di Maria Santissima che aiutava sempre i fedeli. Più tardi questa figura occuperà il posto centrale nelle absidi delle basiliche e poi, pian piano, questo culto aumenta finchè, con il concilio di Efeso nel 431, si arriverà ad una diffusione grandiosa con la costruzione di basiliche dedicate a Maria.
Questa venerazione, che c’è nella Chiesa, venerazione speciale dovuta a Maria per la Sua singolarità di Madre del Verbo incarnato e della Sua cooperazione nella nostra redenzione. E’ per questo che la Chiesa ha sempre sostenuto i fedeli proprio su questa strada, anche sui pellegrinaggi verso la Madonna, Madre di Dio.
Come dicevo, da 31 anni 6 testimoni affidabili, sotto giuramento, continuano a testimoniare che dal 24 giugno 1981 fino ad oggi la beata Vergine Maria – Gospa, come La chiamano – appare loro. E’ tutto cominciato là sul monte. Adesso non si vede bene, perché c’è un incendio. Si chiama Krnika. Su questo monte, Podbrdo, dicono di aver visto una donna giovane, bellissima con un bimbo tra le braccia. La prima volta non disse loro nulla. Il secondo giorno all’improvviso balenò una luce e insieme ad essa i ragazzi videro anche la Madonna senza bambino tra le braccia. Dicono che non si può descrivere questa bellezza, questa donna radiosa e sorridente. La definiscono come Amore, quando la senti dentro nell’anima. Proprio nell’anima.
E’ molto importante per ognuno di noi quando il terzo giorno si presenta come “la beata Vergine Maria” e poi, quando appare di nuovo, dice: “Pace, pace, pace e solo pace”. Dietro di Lei c’era la croce. Con le lacrime agli occhi ripete due volte che la pace deve regnare tra Dio e gli uomini e in mezzo agli uomini. Questo veramente rimane il messaggio centrale di tutta la vita di Medjugorje, di questo fenomeno. E’ un messaggio fondamentale. Cos’è questa pace? Considerando il fatto che la veggente Marija ha visto la croce dietro alla Madonna mentre dava questo messaggio, vuol dire chiaramente che questa pace può venire solo da Cristo, che è divenuto la nostra pace.
La storia dell’umanità conosce più la continuità dei conflitti che la pace. Sembra che il lottare sia costitutivo della natura dell’uomo. Questa durezza per sopravvivere c’è sempre stata, una guerra o un’altra. Il libro della Genesi all’inizio indica bene che siamo di fronte come ad una nuova creazione, cioè il riferimento della colomba nella Genesi che torna con il segno di vita dopo il diluvio è già un messaggio di un compito cristiano.
La Madonna conosce la pace nella volontà di Dio, perché per prima ha detto: “EccoMi, sono la serva del Signore. Si faccia di Me come hai detto”. Maria ci insegna questa ammirazione dell’amore. Come deve essere puro il nostro guardare; come deve essere trasparente il vedere; come deve essere la preghiera dallo sguardo puro per far nascere la pace.
Guardiamo le nostre esperienze. E’ chiaro che abbiamo poca esperienza di cosa significhi un silenzio profondo. Quello dell’anima che scende anche nel nostro corpo. Quando una completa serenità riempie l’anima. E’ una pace totale che entra nel corpo. Questo si trova quando siamo davanti a Dio. Quando siamo completamente disponibili in un atto di adorazione.
La Madonna ci insegna, perché vede la domanda che nasce in ognuno di noi: “Come posso annunciare gioia, pace, riconciliazione, perdono se non fanno parte della mia carne, del mio sangue, del mio essere?” Ma Maria sa anche cosa ha fatto Suo Figlio. Perché è venuta qua? Perché sa che a Dio niente è impossibile. Maria ha seguito gli apostoli e sapeva come Suo Figlio gli aveva trasformati in persone per le quali il mondo non era più un peso, ma una sfida, un luogo con infinite opportunità. Aveva portato gioia e pace nella loro esperienza quotidiana. Cioè aveva trasformato la loro vita in una vita di pace interiore.
Cari amici, sicuramente abbiamo pensato, abbiamo sognato così a lungo di noi stessi come persone profondamente amate. Abbiamo sperato una vita di generosità; sperato di diventare persone pronte al perdono, disponibili e sempre gentili. Abbiamo avuto una visione di noi stessi come di persone che portano pace agli altri. Io dico sempre che è duro il fatto di aver perduto questo sogno; siamo diventate persone inquiete, ansiose. Questa perdita di spirito è spesso la più dura da riconoscere e la più difficile da confessare.
La Madonna sa bene che la contrizione può svilupparsi soltanto da un cuore contrito. Maria ci chiama proprio per questo: a scegliere una vita di perdono, pace e Amore di Dio. Soprattutto nel sacramento della Riconciliazione. Questa è vera pace: con Dio, con se stessi e con gli altri. Questo è il circolo della pace che viene proprio da Dio.
Proviamo a fare questo nel pellegrinaggio. Con l’aiuto della Madonna nella santa Messa e nell’adorazione presentiamo a Cristo la nostra vita. Pur con tutti i conflitti e le delusioni, affidiamo questa nostra vita a Cristo. Confidiamo nel fatto che è stata una vita benedetta e si risolverà nella benedizione di domani per noi, ma anche per gli altri che vivono con noi. Quelli che incontriamo sulle nostre strade di vita. Nella benedizione bisogna lasciarsi totalmente cadere nelle Mani affettuose di Dio. Questa è la più bella esperienza di chi vive la pace interiore attraverso la confessione.
Ma la pace che il mondo non conosce non la può dare. Potete andare da tutti gli psicologi, potete fare da soli qualcosa nella testa e nel cuore, ma nel mondo non si trova questa pace. E’ semplice: il mondo non conosce e non può dare questa pace. Questa pace sorpassa ogni senso e conoscenza. E’ così alta, profonda e trascinante. Questa è la vera pace. Pace è quando non hai più bisogno delle domande: “Cosa, come, dove?” E’ il Signore che senti nel tuo cuore. E’ così semplice. Come se non ci fosse mai stata la croce, le tenebre e la morte, gli apostoli hanno avuto una vita nuova, perché è venuto Gesù risorto e ha detto loro: “Pace sia con voi”.
Cari amici, fratelli e sorelle, Gesù ha chiesto a Simon Pietro: “Mi ami? Mi ami tu? Mi ami tu che mi hai tradito tre volte?” E lui ha risposto: “Signore, Tu sai che Ti amo”. Il Signore non ha vinto solo la morte e soltanto il peccato, ma ora è nato un patto nuovo con lo Spirito Santo.
Vorrei che ognuno di noi rispondesse al suo Dio, al suo Signore, a questa domanda: “ Mi ami? Mi ami in profondità?” Vuoi mettere come Tommaso la tua mano nelle Piaghe? Proprio nella misura in cui metti la mano sta il tuo metro di giudizio di ciò che è possibile a Dio.
Nel tuo cuore, carico di orgoglio, puoi leggere l’opinione di Dio a tuo riguardo: mancanza di fede. Questo è il problema più grande che abbiamo adesso. Buttiamo via da noi, dalla nostra persona, dal nostro essere tutti gli idoli! Buttiamo via il freddo e la pietra dal nostro petto! E il Signore ci darà al suo posto un cuore di carne che batterà secondo il Suo Cuore.
Ecco, la Madonna vuole offrirci proprio questa bellezza di un cuore nuovo. Perciò non temere. Rincuorati. Sentiti anche tu in questo luogo di pace come a casa tua, figlio amato della Madre di Gesù.
Padre Marinko
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.