Medjugorje – Messaggio del 25 settembre 2011
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“Cari figli,
vi invito affinché questo tempo sia per tutti voi il tempo per testimoniare. Voi che vivete nell’amore di Dio e avete sperimentato i Suoi doni, testimoniateli con le vostre parole e con la vostra vita perché siano gioia ed esortazione alla fede per gli altri. Io sono con voi e intercedo incessantemente presso Dio per tutti voi perché la vostra fede sia sempre viva, gioiosa e nell’amore di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
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Oggi si sta verificando un preoccupante fenomeno di apostasia che i Pastori (forse anch’essi frastornati da troppe cose) non riescono ad arginare. Ben poche sono le persone che conservano i valori spirituali e morali, la maggior parte, invece, persegue altri obiettivi: il denaro, il sesso, il prestigio, la fama. L’ideale di tante ragazze (condiviso dalle mamme) è quello di fare le veline. Quello dei giovani? I soldi e il divertimento.
Tutto sommato, non c’è da meravigliarsi troppo, considerando gli esempi che vengono loro proposti: industriali che curano esclusivamente i propri interessi e non si preoccupano se le loro scelte ricadono negativamente sui lavoratori; uomini politici che, con i loro vizi, generano scandali e sfiducia; personaggi pubblici che si abbandonano alla superstizione; i tanti episodi di malasanità; la criminalità organizzata che prende il sopravvento sulle istituzioni. Questo e altro portano molti a pensare e a dire: “Dov’è Dio? Perché permette questo? Forse Dio non esiste!”.
Di fronte a tutto questo, poco servono le prediche che scendono dai pulpiti. C’è invece estremo e urgente bisogno di una buona testimonianza cristiana. Per questo la Regina della pace chiede: “Voi che vivete nell’amore di Dio e avete sperimentato i Suoi doni, testimoniateli con le vostre parole e con la vostra vita …”. La gente ha bisogno di vedere per credere, di sperimentare l’amore di Cristo attraverso la testimonianza viva dei cristiani che godono della grazia divina, anche attraverso i doni dello Spirito.
Dio è luce, pace, amore, gioia. Chi vive in Cristo deve testimoniarlo raccontando come ha incontrato Gesù e le cose meravigliose che Egli ha operato nella sua vita, suscitando nell’ascoltatore il desiderio di conoscere veramente Dio e quindi mettersi a seguirlo. Noi dobbiamo essere dei testimoni gioiosi di un grande e bellissimo incontro. Cominciare a rendere testimonianza presso quei fratelli di fede che incontriamo abitualmente, per poi giungere lì dove ci condurrà il Signore. L’annuncio, in un momento successivo, diventerà predicazione e, infine, stimolo alla partecipazione ai sacramenti.
Questa è una splendida forma di testimonianza perchè, come sappiamo, “la Parola ed i sacramenti generano la fede, il racconto dei testimoni attesta la speranza e la diffonde nelle persone. La speranza genera nuova testimonianza e questa trasmette la speranza nel mondo intero, così che si possa giungere a guardare il futuro con l’ottimismo di Dio.
Ricordiamo sempre che la testimonianza diventa autorevole e quindi efficace, nella misura in cui il testimone dimostra chiaramente di essere stato egli stesso affascinato da Cristo, di essersi innamorato di Gesù e di vivere il Vangelo, giorno dopo giorno. E’ il caso poi di guardare a quei testimoni che sanno pensare e programmare il proprio futuro. Ognuno di questi diventa “profezia di futuro”. Sono coloro che vivono il matrimonio e curano la famiglia, quelli che abbracciano la vita consacrata, quanti prendono uno zaino e vanno nelle missioni. Ancora, quelli che si occupano dei ragazzi o degli adolescenti, coloro che si pongono al servizio dei poveri, quanti scelgono di assistere i sofferenti. Tutti questi incarnano la figura del buon samaritano e si fanno simili a Cristo, venuto per servire e dare la propria vita per gli altri.
Don Manlio
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