Medjugorje – Messaggio del 25 ottobre 2010
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“Cari figli,
questo tempo sia per voi il tempo della preghiera. Il mio invito desidera essere per voi, figlioli, un invito a decidersi a seguire il cammino della conversione, per questo pregate e chiedete l’intercessione di tutti i santi. Essi siano per voi esempio, sprone e gioia verso la vita eterna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
questo tempo sia per voi il tempo della preghiera. Il mio invito desidera essere per voi, figlioli, un invito a decidersi a seguire il cammino della conversione, per questo pregate e chiedete l’intercessione di tutti i santi. Essi siano per voi esempio, sprone e gioia verso la vita eterna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
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Siamo vicini alla Solennità di Tutti i Santi, I nostri fratelli nella fede che già sono entrati nella gloria del Paradiso. Questa volta la Madonna ci invita a rivolgerci a loro perché intercedano presso Dio per la nostra salvezza. Salvezza che si può ottenere, per altro, solo intraprendendo un serio cammino di conversione e, in verità, tutti – chi più e chi meno – abbiamo un grande bisogno di conversione.
Io ritengo che se proviamo a fare un sincero esame di coscienza ci accorgeremo che non siamo affatto allineati con la Verità evangelica. La Legge del Signore è chiara ed è unica. Non ce n’è un’altra. Nessuno può permettersi di pensare che i tempi sono cambiati e che non si può fare a meno di adeguarsi ai tempi, perché Dio non la pensa così. Nella Scrittura leggiamo: “ Una legge unica e un’unica usanza avrete” (Nm 15, 6) e, ancora: “Passeranno i cieli e la terra ma le mie parole non passeranno” (Mc 13, 31).
Non si può scendere a compromessi con la propria coscienza perché alla fine i conti non tornano, la grazia di Dio si allontana e senza Grazia si vive male: rischiamo di diventare come animali che pascolano, fino al giorno in cui vengono portati al macello. San Paolo è molto chiaro quando scrive: “Fate dunque molta attenzione al vostro modo di vivere comportandovi, non da stolti, ma da uomini saggi. Usate bene il tempo che avete perché viviamo giorni cattivi. Non comportatevi come persone senza intelligenza, ma cercate invece di capire che cosa vuole Dio da voi” (Ef 5, 15-17).
Dal momento che, con il Battesimo, siamo diventati figli di Dio, è giusto che ci comportiamo di conseguenza. Non possiamo conformarci alla mentalità materialista di questo mondo “senza Dio” che pone il denaro, la vanità, il piacere e il sesso quali obiettivi da perseguire, perché questo significherebbe inquinare (e finanche tradire) la nostra dignità regale.
Rinunciamo agli idoli, spogliamoci dei nostri egoismi e, come il figliuol prodigo, ritorniamo dal Padre che ci ama e ci attende. Nella comunione con Lui possiamo trovare la nostra pace ed ogni consolazione, perché solo in Dio c’è la pienezza del Bene. Allora riprendiamo il dialogo con il Padre buono che è pronto ad ascoltare la voce dei suoi figli.
Rinunciando all’orgoglio, che è la bava di satana, rivolgiamoci al buon Dio in spirito di umiltà, pregandolo con l’amore e la confidenza di figli che sanno che il Padre è lieto di poter esaudire le giuste richieste. Preghiamo, senza stancarci, in tutti i momenti ed in tutti i modi che conosciamo: con il Rosario, con i salmi, con la preghiera liturgica, con quella spontanea, ..)
Ricordiamo poi che quando si parla di preghiera si parla anche di digiuno e penitenza che non possono essere separate da essa. San Pietro Crisologo ripeteva spesso: “ la preghiera bussa, il digiuno ottiene, la misericordia riceve!”, così come non si può prescindere dai Sacramenti i quali sono fonte sicura di grazia.
Guardiamo ai Santi e impariamo dalla loro vita come si deve comportare un cristiano. Se ci raccomandiamo a loro e li preghiamo di sostenerci nel nostro impegno cristiano, ci accorgeremo che, un po’ alla volta, anche noi possiamo fare progressi nel cammino di santità. Auguri.
Don Manlio
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