Medjugorje – Messaggio del 25 Maggio 2013
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“Cari figli!
Oggi vi invito ad essere forti e decisi nella fede e nella preghiera affinché le vostre preghiere siano tanto forti da aprire il cuore del mio amato Figlio Gesù. Pregate figlioli, senza sosta affinché il vostro cuore si apra all’amore di Dio. Io sono con voi, intercedo per tutti voi e prego per la vostra conversione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
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In quasi tutti i suoi messaggi, la Regina della Pace ci ha invitati alla preghiera ed alla penitenza ma ultimamente l’invito si è fatto più pressante. In quest’ultimo messaggio la Madonna usa un tono perentorio, quasi un comando. Può farlo, certamente, perché la Madre ha sempre autorità sui suoi figli e, quando si accorge che questi non sono attenti ai loro impegni e che magari trascurano i propri doveri, ha tutto il diritto di richiamarli con la necessaria energia.
Qualcuno obietterà che ognuno di noi ha il libero arbitrio. Per carità, la Madonna ebbe a dire: ”Io mi inginocchio davanti alla vostra libertà”, ma questo non vuol dire che noi facciamo bene quando trascuriamo il dovere per il piacere o per le cose “non necessarie”. Siamo liberi, è vero; ma la nostra libertà in che consiste? Unicamente nel volere rifiutare l’Alleanza con Dio, il rispetto della Sua Legge d’Amore, di Giustizia e di Verità.
Ma questa
è una falsa libertà perché rinunciare alle sante ispirazioni dello Spirito di Dio è come volere attraversare un deserto senza bussola e senza altri mezzi di orientamento. In poche parole, si finisce male, come ammonisce la parabola del figliuol prodigo. Dio rispetta la nostra libertà ma guai a noi se poi ci ritroviamo vuoti dentro, affamati e pieni di “debiti” con la Divina giustizia (e i debiti si pagano!). Ma quel Padre che ha mandato Gesù sulla croce per la salvezza dell’umanità, non abbandona le sue creature predilette – anche se sbandate – e manda la Madre Celeste a cercarci, a richiamarci, a sollecitarci, a ritornare alla fede.
La fede (se unita alle opere) è quel dono meraviglioso che può darci la pienezza della Grazia, aprire il cuore alla speranza/certezza, darci la vera, insostituibile pace. La fede può ottenerci grazie e miracoli. La fede è come una pianta fiorita. Dio ne mette il seme nel cuore dell’uomo e la pianta germoglia e fiorisce. Come sappiamo però le piante vanno curate: vogliono un po’ d’acqua ogni giorno, vogliono la luce, hanno bisogno di aria pulita.
La fede ha bisogno dell’acqua della preghiera quotidiana, non può fare a meno della luce della grazia sacramentale e della Parola di Vita, necessita di aria pura perché l’aria mefitica del peccato la soffoca. Crescere nella fede, dunque! Per questo bisogna partire dalla preghiera del cuore, porsi nell’ascolto della Parola ed accostarsi alla confessione ed alla Comunione. Il passo successivo è forse il più importante: bisogna decidersi a rinunciare definitivamente al Male, alle sue opere, alle sue seduzioni.
È necessario rinunciare al nostro orgoglio che ci porta a volere far uso della nostra intelligenza per autodeterminarci, per giudicare, per criticare. Se vogliamo veramente vivere da figli di Dio, dobbiamo necessariamente rifugiarci nel Suo Cuore, abbandonarci fiduciosamente fra le Sue braccia. Dobbiamo imparare a volere e amare ciò che Dio vuole (sapendo che il Padre vuole il nostro bene), uniformare al Suo Progetto la nostra vita, anche se ci sembra di andare incontro a insuccessi e sofferenze.
Presto ci accorgeremo che l’amore di Dio, la Sua pace e la vera gioia prenderanno dimora nel nostro cuore.
La Madre Santissima ci aiuterà sempre in questo nostro impegno e ci otterrà la Grazia necessaria.
Don Manlio
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