Medjugorje – Messaggio del 25 luglio 2010
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“Cari figli,
vi invito di nuovo a seguirmi con gioia. Desidero guidarvi tutti a mio Figlio e vostro Salvatore. Non siete coscienti che senza di Lui non avete gioia e pace e neanche futuro e vita eterna. Perciò figlioli, approfittate di questo tempo di preghiera gioiosa e abbandono. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
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vi invito di nuovo a seguirmi con gioia. Desidero guidarvi tutti a mio Figlio e vostro Salvatore. Non siete coscienti che senza di Lui non avete gioia e pace e neanche futuro e vita eterna. Perciò figlioli, approfittate di questo tempo di preghiera gioiosa e abbandono. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
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Un nuovo invito a seguire Maria, con la gioia nel cuore. Molti però, poco praticanti ed immersi nelle cure di questo mondo, si domandano come sia possibile vivere nella pace e, per di più, nella gioia.
Forse sarebbe il caso di fare qualche considerazione. Dio, dopo aver creato i puri spiriti, creò le piante e gli animali (pura materia. Creando l’uomo Egli fece un essere per metà spirituale e per metà animale. Va precisato che la dimensione animale era pura ed immacolata, pertanto la dimensione spirituale dominava in tutto l’essere.
Creato ad immagine di Dio, l’uomo viveva nella piena comunione con il suo Creatore e Padre che riversava su di lui fiumi di eterna sapienza. L’uomo si muoveva nell’armonia del creato beandosi delle meraviglie dell’opera del Creatore.
Nell’Eden la creatura prediletta di Dio ha gustato la pace e la gioia piena fino al momento della Colpa.
Gesù, il nostro redentore, ha pagato il prezzo per restituirci l’amicizia e la grazia per cui, con la forza dei sacramenti, ognuno può riappropriarsi dei doni dello Spirito. Gesù ha vinto le forze del male, ha vinto il mondo e ci offre la pace e la pace in abbondanza (“sicut flumen pax tua”).
Noi però camminiamo come avvolti in una nebbia: i pensieri della vita, le preoccupazioni per i tanti problemi, le ansie non ci fanno vedere l’orizzonte anzi, certe volte, non ci fanno vedere neppure dove mettiamo i piedi.
La Madonna vede le nostre difficoltà e ci viene subito incontro: “Vi invito a seguirmi …”. Lei conosce bene la strada che conduce a Gesù. Nessuno può conoscerla come lei: “Per Maria ad Jesum”. Solo attraverso l’intercessione della Madonna è possibile incontrare agevolmente Gesù. La Madonna è detta dalla Chiesa “Janua coeli”: la porta attraverso la quale è possibile entrare in paradiso.
Come ottenere l’intercessione della Madre celeste? Innanzitutto con la recita devota e costante del Rosario (preferibilmente meditato), ma anche con la pratica devozionale dei primi Cinque sabati del mese o con quella dei Quindici sabati (Pompei).
La strada più sicura e più bella, però, rimane quella della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, ovvero l’affidamento totale di sé alla Madre celeste. Fidarsi completamente di Maria, lasciare che sia lei a mettere ordine nel nostro cuore e nella nostra vita, mettere ogni cosa nelle sue sante mani, significa trovare finalmente la pace. Molti amici che hanno accettato di fare la consacrazione al Cuore Immacolato mi hanno scritto lettere come questa: “ … ho terminato la mia consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. E’ una cosa meravigliosa! Mentre prima vedevo tutto buio, adesso è apparsa una luce nuova, mi sento finalmente tranquillo e, anche se rimangono della difficoltà, non me preoccupo più. Sento nel cuore una grande pace. Mi sento finalmente amato da Dio …”.
Abbandoniamoci con fiducia nelle braccia della Madonna: non ce ne pentiremo.
Don Manlio
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