Medjugorje – Messaggio del 25 agosto 2010
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Cari figli,
con grande gioia anche oggi desidero nuovamente invitarvi: pregate, pregate, pregate. Questo tempo sia per voi tempo per la preghiera personale. Durante la giornata trovate un luogo dove, nel raccoglimento, possiate pregare con gioia. Io vi amo e vi benedico tutti. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
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Questo messaggio deve rallegrarci molto perché la gioia che esprime la Madonna è un bel segno. E Dio solo sa se abbiamo bisogno di segni confortanti. Ci invita insistentemente alla preghiera ma, questa volta non parla della preghiera comunitaria, di quella liturgica (pur necessaria), Lei ci suggerisce la preghiera personale, come anche Gesù nel Vangelo: “Ma tu, quando vuoi pregare, entra nella tua camera e, serratone l’uscio, prega il Padre tuo che sta nel segreto, e il Padre tuo che vede nel segreto te ne darà la ricompensa” (Mt 6, 6).
con grande gioia anche oggi desidero nuovamente invitarvi: pregate, pregate, pregate. Questo tempo sia per voi tempo per la preghiera personale. Durante la giornata trovate un luogo dove, nel raccoglimento, possiate pregare con gioia. Io vi amo e vi benedico tutti. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
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Questo messaggio deve rallegrarci molto perché la gioia che esprime la Madonna è un bel segno. E Dio solo sa se abbiamo bisogno di segni confortanti. Ci invita insistentemente alla preghiera ma, questa volta non parla della preghiera comunitaria, di quella liturgica (pur necessaria), Lei ci suggerisce la preghiera personale, come anche Gesù nel Vangelo: “Ma tu, quando vuoi pregare, entra nella tua camera e, serratone l’uscio, prega il Padre tuo che sta nel segreto, e il Padre tuo che vede nel segreto te ne darà la ricompensa” (Mt 6, 6).
Quello che distingue l’uomo dalla scimmia non è soltanto l’avere un’intelligenza superiore ma piuttosto l’anima. Ebbene, così come il corpo ha bisogno del cibo, anche l’anima ha necessità di nutrirsi e di nutrirsi spesso, il più spesso possibile. Potremmo dire che l’anima, per stare veramente bene, avrebbe bisogno di nutrirsi continuamente.
Ovviamente l’anima richiede un cibo molto diverso da quello del corpo: necessita infatti di un sublime cibo spirituale: “L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente. Quando potrò contemplare il suo volto?” (Sal 42, 3).
Il nutrimento dell’anima è la preghiera, intimo colloquio con Dio. Ma, come il nostro corpo non si accontenta di un nutrimento scarso e indigesto, richiedendo invece un’alimenta-zione almeno sufficiente e gustosa, così pure l’anima desidera il nutrimento migliore.
Ecco allora che la Mamma celeste viene a raccomandarci la “preghiera personale”. Un dialogo, come diceva P. Turoldo, in cui ci sono solo due persone: Io e Dio. La preghiera personale però va preparata convenientemente: bisogna scegliere il momento ed il luogo adatto, staccare telefoni, telefonini o altro, poi preparare se stessi (leggere un passo della Scrittura, invocare lo Spirito Santo); chiedere l’intercessione della Madonna (da’ forza alla mia preghiera; dirigi la mia preghiera; sostieni la mia preghiera … ); recitare l’atto di dolore e perdonare i propri offensori (perdonare per essere perdonati).
Bisogna trovare un atteggiamento umile perché “Dio resiste ai superbi ma volge il suo sguardo agli umili” (Gc 4, 6). Ricordiamo ancora che San Paolo, nella lettera a Timoteo, scrive: “Ti raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti” (1 Tm 2, 1).
Si inizia dunque con la supplica (che esprime i sentimenti dell’anima che vuol propiziarsi Dio. Si continua con l’orazione (dialogo affettuoso con Dio). Si procede con la domanda: ma che cosa può chiedere un figlio di Dio a Dio, se non Dio stesso? “Cristo ci è stato dato dal Padre perchè, viventi in Lui, lo amassimo”. Questo è ciò che desidera l’anima, vivere in Dio, con Dio, per Dio. Ottenuto questo, “tutto il resto vi sarà dato d’avanzo”. Si può concludere con il rendimento di grazie, la lode (azione spontanea, canto di gratitudine che sgorga dall’anima beneficata). Chi potrebbe misurare l’abbondanza di grazia, di amore e di pace che Dio riversa in quell’anima? E quanto può essere grande la gioia “della sposa che incontra il suo Sposo”? Fasci di luce soprannaturale avvolgono l’anima che prega provocando in essa una gioia ineffabile. Ebbene, questo tempo sia per noi tempo di preghiera personale
Don Manlio
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