Medjugorje – L’inizio delle apparizioni
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Medjugorje è una località della ex Jugoslavia, in provincia di Mostar; il suo nome significa “tra i monti”. Al Tempo delle vicende di cui vogliamo parlare era un paese talmente piccolo che non figurava neppure sulle carte geografiche, ma il Signore aveva un piano particolare per quel luogo.
Il 24 giugno del 1981, in un tardo pomeriggio di prima estate, tre ragazze di quindici, sedici anni, decidono di fare una passeggiata lungo la collina del Podbrdo: Ivanka e Mirjana, puntuali all’appuntamento, si avviano su per la collina, Vicka – che si era addormentate – si muove più tardi. Quando arriva al luogo convenuto vede Mirjana e Ivanka con la piccola Milka, ferme, come incantate. Davanti a loro, qualche centinaio di metri più su ,c’è una donna bellissima che copre e scopre il bambino che tiene fra le braccia.
Milka, appena vede arrivare Vicka, le grida: “Vieni su, a vedere la Madonna!”. Vicka non riesce a riflettere, si lascia solo prendere dallo spavento e fugge. Nella corsa perde le scarpe ma non si ferma fino a quando non incontra due amici, Ivan Ivankocic e Iavan Dragicevic.
E’il caso di precisare che quei ragazzi, pur appartenendo a famiglie religiose, non avevano mai sentito parlare delle apparizioni della Madonne a Lourdes o a Fatima, e non immaginavano neppure che la Madonna potesse apparire sulla terra.
I due ragazzi portano un sacchetto di mele e le offrono a Vicka ma a lei non interessano le mele, è ben altro quello che le preme e, senza mezzi termini, glielo dice: “Venite a vedere la Madonna!”. Uno dei due giovani dice all’altro: “Lasciamo perdere, questa deve essere impazzita”. Vicka però li supplica di accompagnarla e, alla fine, si avviano. I ragazzi sono molto perplessi ma non vogliono dimostrarlo. Arrivati sul luogo dove sono rimaste le loro amiche, anche loro vedono, qualche centinaio di metri più su, una figura bellissima di donna con una corona sul capo ed un bimbo fra le braccia, che li invita ad avvicinarsi.
I ragazzi rimangono sconvolti, abbandonano le mele e se ne fuggono a gambe levate. Le ragazze invece restano e continuano a guardare, estatiche, quella Signora che fa cenno di avvicinarsi. Le fanciulle vorrebbero andare ma non ne hanno il coraggio così, dopo alcuni minuti, la visione scompare lasciando le ragazze piene di stupore. Poi Vicka prende per mano Milka e va via di corsa. Le altre due decidono di fare altrettanto e si danno a correre verso le loro case.
Sono tutte molto turbate e non riescono a contenere l’emozione così raccontano la loro esperienza a tutti i familiari parenti ed amici che incontrano. Le fanciulle sono assolutamente convinte che si tratti della Madonna anche perché la corona che Ella aveva sul capo e la nuvoletta sotto i piedi, come sospesa per aria, non possono far pensare ad altro.
La notizia si sparge in un baleno e i commenti sono tra i più svariati. I giovani sono conosciuti da tutti e sono stimati in quanto a serietà. Inoltre nessuno li riterrebbe capaci di mentire su una “cosa sacra”. Molti medjugorjani dubitano su quello che i ragazzi possono aver visto e ci ridono sopra ma non mancano quelli che sono propensi a dar credito ai ragazzi. Quando Ivanka si confida con la nonne si sente rispondere: “Sarà stato qualcuno che ha fatto uno scherzo. Lascia stare la Madonna in Paradiso e mettiti a pregare il rosario”. La fanciulla accetta il consiglio e si ritira nella sua stanza a pregare. Prega tutta la notte perché non le riesce di prendere sonno. Lo stesso avviene agli altri compagni che trascorrono la notte svegli, pensando e pregando. (continua)
Don Manlio
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