Medjugorje – La posizione della Chiesa – 5
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Mons. Paolo Zanic, dovendo lasciare la Diocesi di Mostar per raggiunti limiti di età, Suggerisce alla S. Sede di nominare come suo successore Mons. Ratko Peric, suo buon amico. Il nuovo Vescovo si pone subito sulla linea del suo predecessore, negando l’autenticità delle apparizioni (“non constat de soprannaturale”) e sconsigliando i pellegrinaggi a Medjugorje che lui, contrariamente a quanto stabilito dalla Conferenza Episcopale della Ex Jugoslavia, non riconosce come Santuario.
Il Vescovo Peric riesce a convincere perfino qualche giornalista e qualche scrittore che “Medjugorje è tutto falso”. Quando non vi riesce, come nel caso del Teologo Laurentin (Mariologo di fama internazionale, convinto assertore dell’autenticità delle apparizioni) gli pone delle proibizioni. Molti si sono domandati quale possa essere la ragione di questa posizione assolutamente negativa del Vescovo di Mostar.
La risposta dovrebbe trovarsi nel fatto che la Parrocchia di Medjugorje è gestita dai Frati francescani (amatissimi dalla popolazione perché essi sono rimasti sempre accanto ai loro parrocchiani anche nei momenti più terribili, quando il Clero secolare fuggì per salvarsi la vita) i quali non hanno accettato di consegnarla alla Diocesi (che avrebbe messo dei Preti secolari al loro posto).
Un vecchio prelato, dal linguaggio molto schietto, ebbe a dire: “Se i Frati lasciassero la Parrocchia di Medjugorje al Vescovo, questi darebbe subito tutti i riconoscimenti!”. In tutto ciò la Madonna, interpellata dai veggenti, ha detto di continuare ad obbedire al Vescovo e di pregare molto per lui.
Il Redattore
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