Medjugorje incontra Varese – 5000 persone al Palawirpool
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Sabato 21, con una straordinaria partecipazione di fedeli, si è svolto l’incontro di preghiera mariano nel Palazzetto dello sport di Varese, egregiamente organizzato dall’Associazione Amici di Medjugorje di Varese in collaborazione con il gruppo “Insieme nel futuro onlus” di Besozzo.
Già da diverse ore i fedeli avevano occupato tutti i posti disponibili del Palawirpool e si erano devotamente concentrati nella preghiera. Marija Pavlovic, la veggente di Medjugorje pregava davanti alla bella statua della Regina della pace posta sulla cattedra. Una grande pace avvolgeva i presenti, a mano a mano che la preghiera si faceva più intensa.
Alle 17,40 il Rosario si è fermato di colpo e Marija ha avuto il suo incontro quotidiano con la Santa Vergine, apparsa con un volto dolce e sorridente (è sempre lieta quando incontra i fedeli raccolti in preghiera). Durante l’apparizione, che è durata circa una diecina di minuti, la Regina della pace le ha donato il suo messaggio. Dopo l’apparizione i presenti hanno ripreso a pregare fino alle 18.00, ora in cui ci è celebrata la S. Messa.
Molte sono state le testimonianze rese nel corso dell’incontro: tante esperienze di vita e di fede, esistenze segnate dalla sofferenza e dal disagio, che con la preghiera hanno trovato conforto e forza per andare avanti, proprio grazie alla testimonianza di Medjugorje, capace di cambiare le esistenze, racconti di difficoltà superate, di fede ritrovata, grazie alla quale è stato possibile riprendere serenamente la vita di tutti i giorni.
Monsignor Giacomo Martinella, delegato della Pontificia Accademia dell’Immacolata, presente all’incontro “medjugorjano” di preghiera, ha potuto notare che: “Ogni singola persona che è venuta al palazzetto lo ha fatto liberamente, qualunque fosse la motivazione che si è dato, e con la scelta di andarci ha risposto alla chiamata che Dio ha rivolto alla sua responsabilità, dicendo sì”. A proposito del riconoscimento ecclesiastico, ha poi dichiarato: “La Chiesa non è solo gerarchia ma lascia spazio alla libertà e alla responsabilità personale del singolo fedele di aderire o meno. Non sta a noi dall’esterno dare un giudizio”.
Il Redattore
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