Medjugorje – I Veggenti: Vicka
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La prima, come età, è Vicka Ivankovic, nata a Bijakovici il 13 settembre 1964 (è cugina dell’altra veggente, Ivanka). Quando le apparve la Madonna aveva già 17 anni. Suo padre, Pero, era operaio in Germania, mentre la mamma, di nome Ziata, si occupava della coltivazione dei campi, con l’aiuto di alcuni figlioli. C’è da dire, infatti, che Vicka è la quinta di otto fratelli. Dopo le scuole di base, Vicka si iscrisse ad un corso per tessitrici che, però, non potè concludere.
Dotata di un carattere molto estroverso, sempre sorridente, lei è sicuramente la più disponibile e paziente, nei confronti dei pellegrini. Questi, di solito, la incontrano nel cortile della sua vecchia casa: la veggente si affaccia sulla scala, coperta da un pergolato, e racconta loro le sue esperienze con la Gospa, spiegando l’importanza dei messaggi che Lei ci dona. La veggente, dal 1983 al 1985, ha scritto sotto dettatura della S. Vergine tutta la vita della Madonna. I quaderni, gelosamente custoditi, saranno pubblicati quando la celeste Regina le darà l’autorizzazione.
Vicka, insieme al giovane Jacov, ha vissuto un’esperienza molto rara: La S. Vergine li ha “fisicamente” trasportati in Paradiso, nel Purgatorio e all’Inferno. Quando la Madonna li ha presi per mano, i veggenti hanno pensato che avrebbero dovuto fare un lungo viaggio invece in un attimo, si sono trovati in Paradiso: un luogo inondato da una luce meravigliosa che non ha riscontro sulla terra. Le anime che si incontrano sono tutte ugualmente piene di una gioia sconfinata. Alcune di esse indossano abiti di un colore rosaceo, altre di colore giallo, altre di un grigio argenteo. Esse innalzano continuamente preghiere di intercessione e canti di lode a Dio. Vi regna la pienezza della beatitudine
La visita nel Purgatorio, invece, è stata molto diversa perché i due veggenti hanno potuto vedere solo una grande nebbia da cui escono continui lamenti. Evidentemente le anime, prive della grande Luce di Dio, soffrono le pene da espiare.
L’esperienza dell’Inferno è stata davvero brutta: Si vede un immenso fuoco che parte dal centro e i demoni che spingono le anime dei dannati tra le fiamme. Quando queste vi vengono immerse, ne emergono trasformate in orribili bestie che urlano, bestemmiano e piangono, senza posa. L’atmosfera che vi regna è di rabbia, odio e disperazione assoluta.
La Madonna ha spiegato che all’inferno ci vanno tutti quelli che hanno deciso di andarci, operando liberamente la scelta di rifiutare la santa legge di Dio e la sua Grazia, preferendo le seduzioni di satana e l’esaltazione del proprio egoismo a danno del prossimo. Facendo questo, già in vita, la loro anima apparteneva all’Inferno.
La visione dell’Inferno “dove vanno a finire i peccatori impenitenti” ha convinto Vicka ad offrirsi vittima di espiazione per quelli ancora viventi, accettando di soffrire per un lungo periodo. Forse un tumore al cervello le procurava dolori così atroci da farla cadere in uno stato comatoso per parecchie ore al giorno. C’erano, però, anche i momenti di normalità e, allora, lei si disponeva ad accogliere i pellegrini, col suo solito dolce sorriso. Poi, nel settembre del 1988 (così come la Madonna le aveva promesso), dopo quattro anni di questi tormenti, la veggente guarisce completamente, tra lo sbalordimento dei medici.
Vicka però, è tutta in lacrime perché la Madonna, nell’apparirle, le chiede se desidera la salute o continuare a soffrire per il Suo progetto, ma la avverte che se opta per la salute, le apparizioni cesseranno. Vicka, ancora provata, sceglie, appunto, di guarire. La Madonna la benedice, la saluta e la informa che tornerà fra quaranta giorni, poi scompare. La veggente si pente immediatamente della scelta fatta perché la gioia di vedere la Madonna vale più di qualunque sofferenza.
Trascorsi i quaranta giorni la giovane rinnova la sua offerta alla Madonna. Così riprendono le sue dolorosissime malattie (grazie alle quali molte anime sono salvate) ma la Grazia divina cresce a dismisura in lei e il segno è quel meraviglioso sorriso, pieno di gioia spirituale, che già da solo è un invito a decidersi per Dio. La buona veggente, per molti anni, si è prodigata nella casa-Cenacolo di suor Elvira (sorta per il recupero dei tossicodipendenti), lavando, stirando, cucinando ed anche cantando e pregando con i giovani ospiti della casa.
Il 26 gennaio del 2001, ultima dei veggenti a prendere questa decisione, Vicka si sposa con un bravo giovane, Mario Mijatovic, a Gruda, un piccolo villaggio vicino Medjugorje e va ad abitare a Krehin Grac (parrocchia di Gradina) presso Medjugorje.Da questo matrimonio benedetto dalla Madonna, nel gennaio del 2003, nasce una bella bambina: Maria Sofia . Nell’ottobre del 2004, poi, nasce anche un maschietto, a cui viene dato il nome di Ante (Antonio).
La nuova condizione di sposa e di madre, offre a Vicka la possibilità di dare al mondo la testimonianza di una buona famiglia cristiana, facendo ciò che è gradito a Dio, nel tempo prezioso che Lui ci dona. Ricordiamo che questo è un tempo di grazia che non va sprecato ma accolto per “decidersi definitivamente per Dio”, vivendo ogni momento nella pratica della fede.
Il legame tra Fatima e Medjugorje è molto evidente e si è portati a ritenere che, anche per questo motivo Vicka, che si è recata in vari Paesi del mondo, non si sia fatta sfuggire l’occasione di andare in pellegrinaggio in quella terra e poter venerare le sante spoglie di Francesco e Giacinta, oltre che incontrare i prelati e i fedeli che hanno chiesto di ascoltarla.Vicka Invankovic ha ricevuto dalla Madonna nove dei dieci segreti e fino a quando non riceverà l’ultimo, continua ad avere l’apparizione quotidiana.
Don Manlio
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