Medjugorje – Dopo quaranta anni di sordità riacquista l’udito
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Cesena, 2 ottobre 2011 – DOPO quarant’anni di sordità all’improvviso ha ricominciato a sentire e ora non ha più bisogno di ausili acustici. A Villa Chiaviche di Cesena si parla già di miracolo per ciò che è accaduto nella serata di martedì scorso a Medjugorje, durante la messa, a Domenico Mascheri, 87 anni portati egregiamente.
Quando ha iniziato a soffrire di sordità?
«Negli anni Settanta cominciai con l’orecchio sinistro — ricorda —, misi l’apparecchio acustico, ma dopo qualche tempo cominciai ad avere problemi anche nell’altro orecchio e da dieci anni avevo l’apparecchio in tutte e due le orecchie».
Era mai stato prima a Medjugorje?
«No. Avevo sempre visto le apparizioni della Madonna di Medjugorje in televisione e avevo il desiderio di andarci. Dalla prima volta che ho sentito parlare di miracoli, mi sono detto che dovevo andare là. Poi grazie a mio nipote Orlando Testi che c’era già stato, una settimana fa finalmente sono partito con un gruppo in pullman».
Cosa è accaduto a Medjugorje?
«Siamo arrivati al santuario domenica scorsa, 25 settembre, alla mattina. Lunedì 26 mi sono accorto che avevo i due apparecchi acustici con le pile scariche. Mi sono trovato in un mondo tutto mio, perchè vedevo gli altri muovere le labbra, ma io non sentivo. Mi ha telefonato mia moglie da casa, ma non la sentivo e non sono riusciuto a parlarle. Lei, poi, al mio ritorno mi ha detto che urlava ma io non sentivo. Non c’era la possibiltà di trovare le pile di ricambio e mi sono rassegnato a continuare il mio pellegrinaggio in totale sordità».
E’ andato sul monte delle apparizioni?
«Il martedì ho scalato con l’aiuto di un bastone tutta la parte del monte dove ci sono state le apparizioni della Madonna. Poi alla sera è accaduto quello che non mi sarei mai aspettato».Cioè?
«Alle 18 insieme a cinque persone del mio gruppo siamo andati alla messa all’aperto nel grande piazzale di fronte al santuario. Mi sono seduto su una panca, ma non sentendo quello che il prete diceva pregavo per conto mio, tanto non potevo rispondere al celebrante. Poi all’improvviso mentre recitavo l’Ave Maria, circa a metà della messa ho iniziato a sentire la voce del parroco che piano piano aumentava. Io non sapevo cosa fare. Mi sono toccato le orecchie, ma non avevo gli apparecchi acustici. La voce del celebrante aumentava come intensità, e a un certo punto è diventata talmente forte per me, abituato alla sordità, che credevo di sognare. Quando mi sono reso conto di sentire con le mie orecchie senza alcun ausilio artificiale, mi sono messo a piangere, ma non ho avuto il coraggio di dire nulla ai miei compagni di viaggio».Ma loro non se ne sono accorti?
Quando ha iniziato a soffrire di sordità?
«Negli anni Settanta cominciai con l’orecchio sinistro — ricorda —, misi l’apparecchio acustico, ma dopo qualche tempo cominciai ad avere problemi anche nell’altro orecchio e da dieci anni avevo l’apparecchio in tutte e due le orecchie».
Era mai stato prima a Medjugorje?
«No. Avevo sempre visto le apparizioni della Madonna di Medjugorje in televisione e avevo il desiderio di andarci. Dalla prima volta che ho sentito parlare di miracoli, mi sono detto che dovevo andare là. Poi grazie a mio nipote Orlando Testi che c’era già stato, una settimana fa finalmente sono partito con un gruppo in pullman».
Cosa è accaduto a Medjugorje?
«Siamo arrivati al santuario domenica scorsa, 25 settembre, alla mattina. Lunedì 26 mi sono accorto che avevo i due apparecchi acustici con le pile scariche. Mi sono trovato in un mondo tutto mio, perchè vedevo gli altri muovere le labbra, ma io non sentivo. Mi ha telefonato mia moglie da casa, ma non la sentivo e non sono riusciuto a parlarle. Lei, poi, al mio ritorno mi ha detto che urlava ma io non sentivo. Non c’era la possibiltà di trovare le pile di ricambio e mi sono rassegnato a continuare il mio pellegrinaggio in totale sordità».
E’ andato sul monte delle apparizioni?
«Il martedì ho scalato con l’aiuto di un bastone tutta la parte del monte dove ci sono state le apparizioni della Madonna. Poi alla sera è accaduto quello che non mi sarei mai aspettato».Cioè?
«Alle 18 insieme a cinque persone del mio gruppo siamo andati alla messa all’aperto nel grande piazzale di fronte al santuario. Mi sono seduto su una panca, ma non sentendo quello che il prete diceva pregavo per conto mio, tanto non potevo rispondere al celebrante. Poi all’improvviso mentre recitavo l’Ave Maria, circa a metà della messa ho iniziato a sentire la voce del parroco che piano piano aumentava. Io non sapevo cosa fare. Mi sono toccato le orecchie, ma non avevo gli apparecchi acustici. La voce del celebrante aumentava come intensità, e a un certo punto è diventata talmente forte per me, abituato alla sordità, che credevo di sognare. Quando mi sono reso conto di sentire con le mie orecchie senza alcun ausilio artificiale, mi sono messo a piangere, ma non ho avuto il coraggio di dire nulla ai miei compagni di viaggio».Ma loro non se ne sono accorti?
«Durante la messa no. Alla sera a cena a un certo punto non ce l’ha fatta più a tenermi dentro questo miracolo e ho detto a tutti a voce alta che mi erano arrivate le pile. Tutti mi hanno chiesto dove le avevo trovate e io ho risposto “Sono piovute dal Cielo”. Tutti hanno capito, si sono alzati, mi hanno abbracciato e poi abbiamo fatto festa».
Qual è stata l’emozione più grande?
«Siamo tornati a casa giovedì e mia moglie ancora non ci crede, perchè adesso dopo quarant’anni ha smesso di urlare per parlarmi».
Lei è credente da sempre?
«Fin da bambino. Ho una devozione per Gesù, la Madonna e tutti i santi. Ho avventurosa e mi ha sempre sostenuto una Fede incrollabile».
E’ andato dal medico?avuto una vita
«Lunedì andrò dal mio medico di famiglia e dal mio specialista, naturalmente senza gli apparecchi infilati nelle orecchie, portando tutti gli esami fatti in questi quarant’anni».E la chiesa?
«Qualcuno ha già telefonato a Radio Maria e comunque io informerò il parroco al più presto. Per me è un miracolo, ma dovranno essere medici e personale religioso a stabilirlo. Io so solo che dopo tanti anni di sofferenze, non ho più bisogno di quegli apparecchi che mi sono stati utili, ma nessuno può capire come adesso io stia bene senza. Può essere stata solo la Madonna a metterci le mani. Sono come ringiovanito e sento ancora di meno il peso dei miei 87 anni. E tutto questo grazie alla Madonnina».
Qual è stata l’emozione più grande?
«Siamo tornati a casa giovedì e mia moglie ancora non ci crede, perchè adesso dopo quarant’anni ha smesso di urlare per parlarmi».
Lei è credente da sempre?
«Fin da bambino. Ho una devozione per Gesù, la Madonna e tutti i santi. Ho avventurosa e mi ha sempre sostenuto una Fede incrollabile».
E’ andato dal medico?avuto una vita
«Lunedì andrò dal mio medico di famiglia e dal mio specialista, naturalmente senza gli apparecchi infilati nelle orecchie, portando tutti gli esami fatti in questi quarant’anni».E la chiesa?
«Qualcuno ha già telefonato a Radio Maria e comunque io informerò il parroco al più presto. Per me è un miracolo, ma dovranno essere medici e personale religioso a stabilirlo. Io so solo che dopo tanti anni di sofferenze, non ho più bisogno di quegli apparecchi che mi sono stati utili, ma nessuno può capire come adesso io stia bene senza. Può essere stata solo la Madonna a metterci le mani. Sono come ringiovanito e sento ancora di meno il peso dei miei 87 anni. E tutto questo grazie alla Madonnina».
Ermanno Pasolini
Resto del Carlino
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