Medjugorje – Commento al Messaggio del 25 febbraio
Questo articolo è stato già letto1104 volte!
“Cari figli, in questo tempo vi invito in modo particolare : pregate col cuore. Figlioli, voi parlate tanto ma pregate poco. Leggete, meditate la Sacra Scrittura e le parole scritte in essa siano per voi vita. Io vi amo e vi esorto perchè in Dio troviate la vostra pace e la gioia di vivere. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
Siamo ormai entrati nella Santa Quaresima e la Regina della pace ci invita “in modo particolare” (con forza, con desiderio, con trepidazione) ad approfittare di questo tempo di grazia (“questo è il tempo favorevole…”) per riprendere il nostro rapporto di comunione con Dio.
Quando si parla di “comunione” non si intende una semplice amicizia – per quanto cordiale possa essere – ma un rapporto molto stretto, vale a dire “intimo”. Questo però non può realizzarsi senza quei presupposti fondamentali che ci indica continuamente la Madonna, infatti, Ella dice: “Voi parlate tanto ma pregate poco”.
Purtroppo, questa è un po’ la caratteristica di noi cristiani: parlare tanto, sempre, di tutto. Essere sempre pronti a giudicare, criticare, predicare. Ma poi, quanto tempo dedichiamo alla preghiera? Con quale spirito e con che “attenzione” ci poniamo in orazione?
La Regina della pace, che ci guarda continuamente, dice che preghiamo poco (e, forse, anche male). Questo è molto grave perché, nel tempo in cui viviamo (così pregno di ateismo, materialismo ed egoismo) c’è un estremo bisogno di preghiera, anzi, di una preghiera che sgorghi dal cuore, come quella dei bambini che sanno porre la loro fiducia incondizionata nel Padre e nella Madre.
Non per nulla Gesù diceva: “… Fatevi simili a loro se volete entrare nel regno dei cieli”. I bambini infatti vi entrano, ogni volta che pregano, grazie anche alla loro semplicità, umiltà ed amore vero. Pensate a quei bambini che, con gli occhi pieni di amore, mandano baci a Gesù o alla Madonnina, senza che nessuno glielo dica.
Ma forse ci sentiamo troppo “grandi” per pregare come i bambini? Ebbene, consacriamoci al Cuore Immacolato di Maria (avremmo già dovuto farlo da molto tempo) e lei, che sa trasformare i cuori di pietra in cuori di carne, saprà trasformare anche il nostro cuore, rendendolo umile e pieno d’amore.
Preghiera dunque e meditazione. Ma la meditazione scaturisce dalla lettura (serena e attenta) della Parola. Perciò la Madonna ci invita a leggere la Sacra Scrittura. Questo è l’invito di Colei che ci ama: Pregare con il cuore di un bimbo, leggere la Parola di Dio, restare in ascolto, raccogliere le sante ispirazioni e cercare di tradurle nel proprio quotidiano, ricordando il comandamento del Signore: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente, con tutte le tue forze e amerai il prossimo tuo come te stesso”.
Non dimentichiamo che la Madre celeste ci parla e ci esorta perché ci ama e vuole il nostro bene. Se sapremo ascoltarla e saremo costanti nei nostri buoni propositi, troveremo la pace e la gioia di chi vive la comunione con Dio.
Don Manlio
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.