Medjugorje – Commento al Messaggio del 25 aprile
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“Cari figli!
Pregate, pregate, soltanto pregate affinché il vostro cuore si apra alla fede come il fiore si apre ai raggi caldi del sole. Questo è il tempo di grazia che Dio vi dà attraverso la mia presenza e voi siete lontani dal mio cuore. Perciò vi invito alla conversione personale ed alla preghiera in famiglia. La Sacra Scrittura sia sempre l’esortazione per voi. Vi benedico tutti con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
COMMENTO
Quel “Cari figli!”, con tanto di punto esclamativo, indica sì l’affetto della Madre ma anche un forte richiamo ai figli incostanti.
Vediamo che anche questa volta la Regina della pace ci invita insistentemente a pregare e, come potrebbe non farlo, considerando i continui motivi di distrazione che ci affliggono e ci stressano, riducendo sensibilmente il desiderio di pregare e la costanza nella preghiera. Lo aveva scritto suor Lucia di Fatima a P. Agostino Fuentes: “Il demonio fa di tutto per distrarci e toglierci il gusto della preghiera”.
Questo fenomeno dunque costituisce un problema serio per ciascuno di noi, perché l’uomo ha estremo bisogno di vivere in comunione con Dio. Diceva il buon Vescovo S.Alfonso de’ Liguori: “Chi prega si salva, chi non prega si danna”. Se non preghiamo, il nostro spirito deperisce, vengono a mancare le “difese immunitarie” spirituali e satana può facilmente allontanarci da Dio per poi dominarci.
La preghiera invece ci mantiene in comunione con Dio e il suo Spirito ci trasforma, rendendoci pieni di luce. La Grazia divina accresce la nostra fede così che noi possiamo diventare saldi e impenetrabili dagli attacchi del demonio.
Quelli che pregano frequentemente, e magari con buona continuità, possono scoprire che la loro fede si accresce sensibilmente e riescono più facilmente a comprendere il disegno di Dio ed accettare la sua volontà, perché poi la volontà del Padre è sempre rivolta al bene dei figli.
Mi viene da pensare che se non approfittiamo di questo tempo di grazia, in cui la Madonna è presente in mezzo a noi ed intercede per ciascuno di noi, come riusciremo a cavarcela quando Ella non sarà più qui? Purtroppo però sono proprio tanti quelli che fanno “orecchio da mercante” e continuano a vivere una vita da robot, azionati dagli impulsi di una società che trasforma gli uomini in macchine senza anima.
La Madonna allora ci dà il rimedio per ritornare uomini, degni di questo nome: Conversione personale, preghiera in famiglia, lettura della Parola. Molti però si domandano:”che significa conversione. Come faccio a convertirmi?”.
Io suggerirei di entrare semplicemente in una chiesa e chiedere di parlare con un sacerdote, magari, un frate. Un buon sacerdote sa come si accoglie un peccatore e come lo si prepara ad una conversazione spirituale.
Si può leggere magari la vita di un santo (le librerie cattoliche ne sono piene e gli addetti sanno cosa consigliare).
La preghiera in famiglia potrebbe cominciare con la partecipazione al Rosario con Radio Maria o con Tele 2000. La lettura della Bibbia (per cominciare, va bene anche quella per ragazzi) è sempre affascinante e, una volta gustata, può diventare la “stella polare” per il cammino del cristiano.
Credo che possa bastare un poco di buona volontà, poi la Madonna farà il resto.
Don Manlio
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