Meditazioni per un anno – 5 novembre – 96° giorno
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GESÙ È INNALZATO SULLA CROCE
Nella Crocifissione di Gesù (come già detto precedentemente) sono stati lesionati i nervi mediani. La sindone conferma la crocifissione nel carpo delle mani, vale a dire nella prima insenatura di piega del polso. Infatti si nota nella regione carpale della mano sinistra (che è sovrapposta alla destra sull’addome) una piaga nitida: la piaga del chiodo. I chiodi sono passati nello spazio fra gli ossicini del carpo ferendo i nervi mediani, come è documentato dal fatto che nella sindone non sono visibili i pollici, mentre sono visibili le altre quattro dita: ciò è avvenuto perché la paralisi del pollice che è prodotta dalla lesione del suddetto nervo, ha fatto flettere il pollice nella palma della mano. II carpo fa parte integrale della mano, la quale si compone di carpo, metacarpo e dita. Quindi il profeta con esattezza fa dire a Gesù: “Hanno forato le mie mani e i miei piedi” (salmo 22,17).
Quando la Croce viene innalzata o inalberata sul Calvario, i nervi mediani crocifissi, in quelle braccia distese che sostengono il corpo martoriato di Gesù, vibrano come corde di violino e rinnovano incessantemente i dolori acutissimi della crocifissione. E quando Gesù ha bisogno di respirare ossia di espirare anidride carbonica e inspirare ossigeno, è costretto ad alzarsi puntando sul chiodo che configge i piedi e facendo pressione sui chiodi che trafiggono le mani e i nervi mediani e, così, la sofferenza diventa ancora più lancinante. Questa tortura continua per tre ore. Poi quando Gesù non ha più la forza per sollevarsi onde poter respirare, sopraggiunge la tetanìa, poi l’asfissia e la morte.
Si è avverato, sulla Croce, il lamento di Gesù: “Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo” (Matteo 8,20). Infatti “la testa la può piegare da un lato soltanto se è in posizione di raddrizzamento (ossia nei pochi istanti di respirazione). Se invece è accasciato, la tetanìa, colpendo le due masse muscolari di destra e di sinistra del collo, fissa il capo in avanti o indietro” (Dott. Babet); ma indietro c’è l’urto della corona di spine, in avanti viene ostacolata la già difficile respirazione. O Gesù trafiggi il mio ingrato cuore col fuoco del tuo amore!
P. Crispino Lanzi
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