Meditazioni per un anno – 5 dicembre – 125° giorno
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EUCARESTIA.
PRESENZA VIVA E REALE DI GESÙ
C’è una donna meravigliosa, la Vergine Maria, la quale può dire con ragione: “l’Eucarestia è mia”. Infatti, come affermano i Santi Padri, “il corpo di Gesù è corpo di Maria”. Quindi, il modo migliore di onorare Maria, è amare l’Eucarestia. Gesù è veramente presente nell’Eucarestia.
Le parole con cui il Salvatore promise l’Eucarestia sono di una chiarezza solare: “Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Il pane che Io darò è la mia carne (ossia il mio Corpo). Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna” (cf. Gv. 6,41-58). E ripete più volte queste parole.
Sono pure chiarissime le parole con cui Gesù istituì l’Eucarestia: “Gesù prese il pane, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli dicendo: Prendete e mangiate; questo è il mio corpo. Poi prese il calice … lo diede loro dicendo: Bevetene tutti poiché questo è il mio sangue” (Matteo 26, 26-28). “Fate questo in memoria di me” (Lc 22,19). Pascal, davanti alle chiarissime parole di Gesù sul mistero eucarìstico, esclama: “Come odio queste sciocchezze di non credere nell’Eucarestia! Se il Vangelo è vero, se Gesù Cristo è Dio, quale difficoltà vi è?” (Pensée 224).
Tutti i Santi ogni giorno sostavano con immensa gioia davanti all’Eucarestia. Un esempio: il servo di Dio Charles De Foucauld, si reca nel deserto del Sahara, vive nella più estrema povertà e penitenza, sta quasi in continua preghiera davanti a Gesù Sacramentato. Scrive: “Com’è bello, al mattino alle 4,30, poter dire: Ancora 4 ore da trascorrere, guardando il buon Dio! Com’è supremamente dolce restare ai tuoi piedi, Signore, più di 15 ore, senza avere altro da fare che dirti: Ti amo! Sono felice, felice della felicità infinita di Dio! Non conosco niente di più dolce delle ore passate davanti al tabernacolo; più si beve di questa dolcezza e più se ne ha sete!” (Dai suoi scritti).
Francesco d’Assisi così ci esorta: “Vi scongiuro tutti, fratelli, baciandovi i piedi e con l’amore di cui sono capace, che prestiate tutto il rispetto e tutta l’adorazione al santissimo Corpo e Sangue del Signore nostro Gesù Cristo”. (FF. 217).
P. Crispino Lanzi
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