Meditazioni per un anno – 4 Agosto
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4 MEDITAZIONE.
PRIMA FONTE, LA SACRA SCRITTURA
1 -1 Cristiani “tornino con rinnovato interesse alla Bibbia” (Giovanni Paolo li, Tertio millennio 40), “a questa energia nascosta… capace di col¬pire profondamente la coscienza dell’uomo” (Paolo vi, Ev. Nunt. 4).
Il Concilio afferma: “La Chiesa ha sempre venerato le divine scritture come ha fatto per il Corpo stesso del Signore, non mancando mai … di nutrirsi del pane di vita dalla mensa sia della parola di Dio, sia
del Corpo di Cristo” (DeiVerbum,21).
2 – La Bibbia è la vita stessa di Gesù, preannunciata nell’Antico Testamento, vissuta e descritta nel Nuovo Testamento.
S. Cimiamo esclama: “II Vangelo è Cristo! La Bibbia è Cristo!” Ugo da S. Vittore afferma: “Tutta la Scrittura è un libro solo e questo unico
libro è Cristo” (L’Arca di Noè, II, 8).
S. Giovanni scrive: “Ciò che abbiamo contemplato, ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita, quello che abbiamo veduto e udito noi lo annunziamo anche a voi” (i GÌOV. i, is.).
L’Imitazione di Cristo dice: “Se rifletti diligentemente sulla vita del Signore, vi troverai abbondantemente tutte quelle cose che ti sono u-tili e necessarie per la tua santificazione”.
3 – La Bibbia è Parola di Dio, la quale “è potenza divina per la salvezza di chiunque crede” (Rom. i, 16); “è più tagliente di ogni spada” (E-brei 4,12); “è come il fuoco, come il martello che stritola le pietre” (Geremia 23,29). “La parola di Dio si diffonda e sia glorificata!” (2Tessal. 3,1).
4 – Come meditare la Parola di Dio? Ce lo insegna molto bene Luigi Varco: “Si tratta di scegliere un brano della Sacra Scrittura, leggerlo adagio, non solo con l’intelletto, ma anche con il cuore perché il cuore va più lontano della mente, intuisce e penetra ciò che la ragione non afferra. Occorre non aver fretta. Si tratta, infatti, di gustare, assaporare, meditare questa o quella parola, questa o quella frase e ripeterla perché la Parola scenda sempre più in profondità. Poi bisogna restare in si¬lenzio, tacere perché la parola dilaghi dentro di noi” (Avvenire 25-6-1980).
Dunque, dice il Concilio, poniamoci in “religioso ascolto della pa¬rola di Dio… affinchè per l’annuncio della salvezza il mondo intero a-scoltando creda, credendo speri, sperando ami” (Deiverbum, i).
Fra Crispino Lanzi
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