Meditazioni per un anno – 335° giorno
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L’UMILTA’
L’umiltà è verità. Alcune riflessioni, per vivere umilmente: a) Io sono nulla: “Se uno pensa di essere qualche cosa, mentre non è nulla, inganna se stesso” (Calati 6,3). b) Io non ho niente: “Che cosa mai possiedi che tu non abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto perché te ne glori come se non l’avessi ricevuto?” (1 Corinzi 4,7). Ciò che possiedo è del Signore.
e) Io non posso niente: “Senza di me – dice Gesù – non potete fare nulla (gìov. 15,5), sia fisicamente come moralmente.
d) Se ho commesso, nella mìa vita, un solo peccato grave, sono dìventato “figlio del diavolo” e “crocifissore di Cristo” (cf. 1 gv. 3,8; Ebrei 6,6). Quindi dovrei stare in profonda umiltà, fare molta penitenza, desiderare tante umiliazioni e stimare gli altri superiori a me (cf. Fil. 2,3).
e) Io posso peccare, perciò devo vivere umilmente in preghiera. f) Se abbiamo fatto delle opere buone, le abbiamo fatte bene? Se le abbiamo compiute bene, Gesù ci dice: “Quando avete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare” (Luca 17,10).
L’umiltà è il fondamento dell’edificio spirituale ossia della santità. Perciò S. Agostino insegna: “Vuoi costruire una fabbrica alta? Pensa prima a scavare le fondamenta. E quanto più alto è il progetto dell’edificio che ti proponi di costruire, tanto più profondamente dovrai scavare le fondamenta”. “Per andare verso Gesù, la prima via è l’umiltà, la seconda via è l’umiltà, la terza è ancora l’umiltà; e ogni volta tu tornassi a interrogarmi, risponderei così” (Ep. 118).
Gesù fu umilissimo: nato in una stalla, vive in una povera famiglia, predilige i fanciulli, gli ammalati, i poveri, va in cerca delle pecorelle smarrite; si assoggetta a tante umiliazioni e sofferenze.
Gesù raccomanda l’umiltà: “Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo e servo di tutti” (Marco 9,35). “Chi si umilia sarà esaltato” (Luca 18,9; cf. Matteo 18,2-4). “Imparate da me che sono mite e umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime” (Matteo 11,29).
S. Paolo invita: “Rivestitevi, come eletti di Dio, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà” (Col. 3,12).
P. Crispino Lanzi
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