Meditazioni per un anno – 328° giorno
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IL PARADISO
II Paradiso è tra le verità più affermate dalla Bibbia, quindi più sicure, ma più negate dagli increduli. La Sacra Scrittura parla della Trinità solo 5 volte, dell’Eucarestia 11 volte, dei singoli Sacramenti poche volte; mentre dell’inferno parla ben 626 volte e del Paradiso 400 volte.
Ecco alcune affermazioni bibliche sul Paradiso: Gesù esclama: “Gioite ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli” (Matteo 5,12). “I vostri nomi sono scritti nei cieli” (Luca 10,20). “Oggi – dice al buon ladrone – sarai con me in Paradiso” (Luca 23,43). Paolo afferma: “La nostra patria è nei cieli” (Filip. 3,20). “Abbiamo una dimora eterna nei cieli” (2 Corinzi 5,1).
Chi potrà mai descrivere la gloria del Paradiso? Grandioso e stupendo è il Paradiso del Tintoretto dipinto nel Palazzo Ducale di Venezia, nella sala del Maggior Consiglio, su vasta tela che pesa tre tonnellate e che ricopre l’intero soffitto, vale a dire 184 metri quadrati, con immagini e colori che sono un incanto. Ma infinitamente più bello è il Paradiso reale, creato da Dio per tutti noi! Tanto che S. Paolo, dopo essere stato elevato al terzo cielo, ha esclamato: “Occhio non ha mai visto, orecchio non ha mai udito e mente d’uomo non ha mai immaginato quello che Dio ha preparato per coloro che lo amano” (1 Corinzi 2,9).
Come potremo entrare in Paradiso? Solo passando per la porta stretta. Gesù insiste: “Larga è la porta e spaziosa è la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta è, invece, la porta e angusta la via che conduce alla vita (o salvezza) e quanto pochi sono quelli che la trovano!” (Matteo 7,13s.).
Esempio. Argene Fati, francescana secolare, morta giovanissima, in concetto di santità, nel 1926, sul letto di morte diceva: “Devo farmi forza e distogliere il pensiero dal Paradiso perché solo a pensarci mi batte forte, forte il cuore per la gioia troppo grande.”
Pensa sovente al Paradiso; vivrai contento e virtuosamente. E un giorno Gesù ti dirà: “Vieni, servo buono e fedele, entra nella gioia del tuo Signore!” (Matteo 25,21).
P. Crispino Lanzi
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