Meditazioni per un anno – 323° giorno
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RISURREZIONE DEI CORPI
SQUILLERANNO LE TROMBE
Squilleranno le trombe e i morti risorgeranno! E’ tanto bello questo linguaggio figurato delle trombe squillanti, usato dalla Sacra Scrittura, e che adombra una realtà certissima ed entusiasmante: la risurrezione dei morti.
Anche su questo dogma o si ammette il mistero o si cade nell’assurdo di un Dio che non sa premiare o castigare fratello corpo. Sì, pure su questo punto ognuno deve fare la scelta definitiva tra l’assurdo e il mistero. L’uomo saggio sceglie il mistero della resurrezione.
S. Paolo: “Ecco, io vi annuncio un mistero…: in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba… i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. E’ necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta d’incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta d’immortalità” (1 Corinzi 15,51-53).
S. Giovanni Crisostomo esclama: “Tromba terribile alla quale obbediscono tutti gli elementi della terra! Essa infrange le rocce, apre le tombe, polverizza le porte di bronzo, evoca dal profondo le anime e le congiunge ai corpi, e, tutto ciò, in un momento, in un batter d’occhio”.
I corpi dei cattivi saranno orribili, pieni di miserie. L’anima potrà dire al suo corpo: Per le tue pazze voglie sono dannata! I corpi dei buoni saranno belli, luminosi, agili, spiritualizzati come il corpo di Gesù risorto. E la loro anima sarà contentissima dei sacrifici, delle rinunce, penitenze e opere sante compiute sulla terra con cui ha meritato, per sé e per il corpo, tanta gloria.
Gesù ci assicura: “Non vi meravigliate di questo, perché verrà l’ora in cui tutti quelli che sono nei sepolcri udranno la sua voce (la voce del Cristo) e ne usciranno: quanti fecero il bene, per una risurrezione di vita (di gioia) e quanti fecero il male, per una risurrezione di condanna” (Giov. 5,28-29).
Chi può immaginare il felice ingresso in paradiso di quella folla? S. Pietro ci supplica: Su questa terra, in questa vigilia d’eternità beata “voi dovete stare nella santità della condotta e nella pietà… Nell’attesa di questi eventi, cercate di essere senza macchia, irreprensibili davanti a Dio” (cf. 2. Pietro 3,n-14).
P. Crispino Lanzi
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