Meditazioni per un anno – 321° giorno – GIUDIZIO PARTICOLARE E’ DISTINTO DAL GIUDIZIO UNIVERSALE
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II Giudizio particolare e il Giudizio universale sono due verità distinte. Lo ha ripetuto Giovanni Paolo IL Lo ha definito Benedetto XII (Cost. “Benedictus Deus”: Denz. 100).
Lo ha ribadito il Catechismo della Chiesa (n. 1031): “II Nuovo Testamento parla del Giudizio principalmente nella prospettiva dell’incontro finale con Cristo alla sua seconda venuta, ma afferma anche, a più riprese, l’immediata retribuzione che, dopo la morte, sarà data a ciascuno in rapporto alle sue opere e alla sua fede. La parabola del povero Lazzaro (Luca 10,22) e la parola detta da Cristo in croce al buon ladrone (Luca23,43), così come altri testi”, dicono che l’uomo ricco è andato all’inferno e Lazzaro nel seno di Abramo o paradiso subito dopo la morte, senza aspettare il Giudizio universale, e che il buon ladrone In accolto da Gesù in paradiso in quello stesso giorno.
S. Paolo preferisce morire per “abitare presso il Signore” subito (2 Cor 5,8), “per essere con Cristo” subito (Fil 1,23). Immediatamente dopo la morte corporale l’anima si presenta davanti a Cristo Giudice. Se è in grazia di Dio e senza alcuna macchia, Gesù immediatamente le spalanca le porte del suo Regno, mentre se è in grazia, ma con qualche piccola macchia, andrà in purgatorio; se è in peccato grave, andrà alla dannazione eterna.
Molti Santi tremavano pensando al Giudizio di Dio. S. Agostino ci ricorda: “Dio è infinitamente misericordioso, ma è anche infinitamente giusto: non consideratelo solo a metà… Il Giudizio, per gli empi, verrà nel tremore, per i buoni verrà in amore”. S. Bernardo esclama: “Temo il volto del Giudice … Sarò confuso e tremante quando mi si dirà: Ecco Bernardo e le sue opere!”
E noi, carichi di debiti davanti a Dio, che facciamo? Lo Spirito Santo ci dice: “Attendete alla vostra salvezza con timore e tremore” (Fil 3, 12). Così diremo con Paolo: “Ho combattuto la buona battaglia, ho compiuto la mia corsa, sono stato fedele. Ormai non mi resta che ricevere la corona di giustizia che il Signore, giusto Giudice, mi darà” 2Tm 4,7s).
P. Crispino Lanzi
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