Meditazioni per un anno – 301° giorno – 5° COMANDAMENTO NON UCCIDERE! AMA IL PROSSIMO!
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La vita viene da Dio, solo Dio la può togliere. E’ sacra dall’istante del concepimento fino all’ultimo respiro. Non uccidere! Non odiare! Non offendere nessuno! In questa nostra società violenta si uccide molto più che nei secoli passati. Decine e decine di milioni di morti sono imputati a ciascuno dei terribili dittatori Hitler, Stalin e Mao.
I Kmer rossi hanno ucciso più di metà dell’intera popolazione della Cambogia. Innumerevoli sono le uccisioni etniche avvenute nel Ruanda, nel Burundi, nella ex lugoslavia, ecc.
Gli aborti volontari sono moltissimi. Gli embrioni uccisi sono innumerevoli. L’eutanasia o dolce morte inflitta a vecchi e ammalati è in aumento. In Olanda su 100 persone che muoiono negli ospedali, 20 muoiono ammazzate. Ripara tante offese fatte a Gesù!
Non darai scandalo o cattivo esempio bestemmiando, trascurando la Messa domenicale, commettendo impurità, ecc. Lo scandalo è peggiore dell’omicidio: uccide la vita soprannaturale.Gesù è terribile per chi scandalizza gli altri, specialmente se vengono scandalizzati i fanciulli (cf. Luca 17,1s.). Offrì a tutti l’esempio di una vita onesta, lieta, religiosa e santa.
Amerai il tuo prossimo come ami te stesso. Gesù aggiunge: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato” (Giov. 15,12). Ama i tuoi nemici. Fai del bene a chi ti fa del male.
Esempio. S. Francesco di Sales, a una persona che lo ricolmava di insulti e che aveva tentato di percuoterlo, disse, con calma e con dolcezza: “Puoi dire quello che vuoi, puoi fare quello che vuoi, puoi anche cavarmi un occhio, ma io ti avverto che, in questo caso, me ne rimane un altro per guardarti con amore”.
Rifletti sulla preghiera-programma di Francesco d’Assisi: “O Signore, fa di me un messaggero della tua pace: / Dov’è odio, fa ch’io porti a-more; / dov’è offesa, ch’io porti il perdono; / dov’è discordia, ch’io porti l’unione; / dov’è dubbio, ch’io porti la fede; / dov’è errore, ch’io porti la verità; / dov’è disperazione, ch’io porti la speranza; / dov’è tristezza, ch’io porti la gioia; / dove sono le tenebre, ch’io porti la luce… Fa che io non cerchi tanto di essere amato, quanto di amare”.
P. Crispino Lanzi
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