Meditazioni per un anno – 297° giorno
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COMANDAMENTI
Nulla di più dannoso del relativismo morale, il quale distrugge tutti i Comandamenti. l’uomo moderno, dopo aver perduto il “senso di Dio”, e, di conseguenza, dopo aver spento nella sua coscienza, il “senso della legge divina” ossia dei Comandamenti, è arrivato fino a perdere il “senso del peccato”. Questo è il più grande peccato. Inoltre l’uomo di oggi ha la pretesadi fissare lui stesso le leggi morali cambiandole secondo i suoi interessi terreni e i suoi capricci. Ecco il “relativismo morale”.
Non ci può essere un errore più diabolico del relativismo morale. Soltanto una superbia luciferina può suggerire all’uomo di collocarsi al di sopra di Dio per negare la sua immutabile legge e sostituirla con le proprie idee errate. Quante volte, nella mia piccola evangelizzazione itinerante, ho udito queste parole spaventose: “Io ho la mia verità, la mia morale, i miei Comandamenti”. No! No! La Verità è Criisto Dio. C’è una sola legge morale, quella di Dio.
Esìste una legge morale che viene da Dio ed è immutabile e assoluta: i 10 Comandamenti, legge che Dio ha scritto nel cuore di ogni uomo fin dalla creazione, legge che Dio ha promulgato solennemente sul monte Sinai: “Dio vi comandò di osservare i 10 Comandamenti e li scrisse su due tavole di pietra” (Deut. 4,13). Gesù li ha confermati: “Se mi amate osservate i miei Comandamenti” (Giov. 14,15). La Chiesa da duemila anni continua a insegnarli.
Il Vicario di Cristo, il Papa, in questi anni di rigetto dei Comandamenti e di tutti gli altri grandi valori, ha alzato la voce con la provvidenziale Enciclica “Splendor veritatis” (del 1993) gridando che la legge di Dio non si cancella e che soltanto nella morale cristiana ben osservata c’è lo “splendore della verità” e la vera libertà e la salvezza eterna, come ha affermato Cristo Dio: “Se vuoi entrare nella vita (in Paradiso) osserva Comandamenti” (cf. Marco 1o, 18s.; Luca 10,26; I8,19s).
O mio Dio, “se la tua legge non fosse stata la mia gioia, sarei pe-i ilo nella mia miseria. Mai dimenticherò i tuoi precetti” (Salmo 118,92). Amo i tuoi Comandamenti più dell’oro”. “Corro per la via dei tuoi comandamenti” (Salmo 119).
P. Crispino Lanzi
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