Meditazioni per un anno – 294 giorno – FAMIGLIA QUANTI FANCIULLI SANTI! IMITIAMOLI!
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Ai fanciulli dobbiamo insegnare che Gesù è il loro più grande Amico che sta al loro fianco con sommo amore ed è sempre pronto ad aiutarli. Si ripeta ai bimbi che Gesù li stringe al suo cuore e li accarezza.
In un terribile uragano e maremoto, che devastò gran parte del Blangàdesch, un fanciullo, all’improvviso, venne sollevato dalle onde, che lo adagiarono tra le foglie di una grande palma ove trovò la sua salvezza. Noi tutti nei momenti in cui si scatena l’uragano delle tentazioni e umiliazioni, dei dolori fisici e morali, dobbiamo pensare che abbiamo un Padre nel cielo, il quale dolcemente ci accoglie, ci sostiene tra le sue braccia, ci inonda di gioia davanti al suo volto (cf. Salmo 237).
Questi insegnamenti viviamoli noi per primi e poi trasmettiamoli ai fanciulli. Così ci faremo santi noi e aiuteremo i fanciulli a diventare santi. “Diventate santi in tutta la vostra condotta” (1 Pietro 1,15). Quanti fanciulli santi in questi difficili tempi ! lmitiamoli! Pensiamo a Francesco, il veggente di Fatima morto a undici anni.
Di Francesco Giovanni Paolo II scrìve: “Tra i fanciulli che meglio hanno corrisposto all’amore e alla predilezione del divin Maestro, riteniamo di poter annoverare il Servo di Dio Francesco Marto, il quale fece fruttificare copiosamente i doni di grazia che gli erano stati elargiti e, in pochi anni, raggiunse una grande perfezione.
Esempio: II Venerabile Silvio Dissegna, morto di cancro alle ossa a 12 anni. Eravamo nel 1978-1979. Quando viene a sapere il suo male, esclama: “Signore, ti ringrazio!” E consola papa, mamma e fratelli. Nella chemioterapia soffre terribilmente, ma esclama: “Signore, grazie! Ti offro le mie sofferenze per la Chiesa, per il Papa, per le Missioni, per il mondo”. Ha un solo desiderio: ricevere Gesù nella Comunione ogni giorno. Spesso invoca la Madonna così: “Madre mia, fiducia mia!” Ha sempre il rosario tra le mani.
Di notte, alla mamma che vuole assisterlo dice: “Sei stanca; hai bisogno di dormire; vai. Voglio restare solo con Gesù per dirgli tante cose”. Diventato cieco, al Parroco ripete con gioia: “Questa è un’altra tappa della mia salita al Calvario. Ma dopo c’è la risurrezione gloriosa”. I molti visitatori piangono e ritornano a Casa Con propositi Santi, (cf. “Silvio”).
P. Crispino Lanzi
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