Meditazioni per un anno – 290° giorno – FAMIGLIA COMUNITÀ DI APOSTOLATO
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“La famìglia viene dalle mani di Dio, da un paradiso terrestre perduto e va verso una patria celeste da conquistare” (c.e.i., 25-X-80), perciò deve essere una comunità di salvezza, una comunità di salvati, ma, nel contempo, deve diventare una comunità che salva.
Ogni famiglia e ogni suo membro deve “avere gli stessi sentimenti di Gesù” (Rom. 15,5). Ora, il Salvatore è entrato nel mondo degli uomini attraverso la famiglia allo scopo di portare la salvezza alla famiglia e, mediante la famiglia, a tutta l’umanità.
La famiglia salva gli altri se dà testimonianza evangelica. I Vescovi italiani affermano: Tutti i familiari hanno il dovere di “annunciare, celebrare e servire il Vangelo della famiglia”, il quale deve essere vissuto nell’amore tra marito e moglie, tra genitori e figli e viceversa, tra giovani e anziani, nell’accoglienza dei vecchietti, nell’aiuto ad altre famiglie in difficoltà, nel soccorrere il povero, il debole, il sofferente, nell’impegno sociale e politico, nell’apostolato, nell’aprire le porte del cuore alle necessità dei fratelli (cf. c.e.i. Direi. Past. fora, n.156-159).
II Concilio insiste: “Le famiglie cristiane, le quali in tutta la loro vita si mostrano coerenti con il Vangelo e mostrano con l’esempio che cosa sia il matrimonio cristiano, offrono al mondo una preziosissima testimonianza cristiana, sempre e dovunque” (Apost. dei laici, il). Solo “una famiglia che prega è famiglia che salva” (G. Paolo il).
Esempio. La B. Gianna Beretta Molla, medico, morta di cancro a 39 anni (nel 1962) per non abortire e salvare il suo quarto figlio, spronava alla santità fanciulle, ragazze e giovani cattoliche che, a nome del Parroco, lei dirigeva, insistendo molto su questo programma giornaliero: “Preghiera mattina e sera, fatta bene; S. Messa, pratica insostituibile, impareggiabile; S. Comunione; meditazione di almeno 10 minuti; visita al santissimo Sacramento; S. Rosario, perché senza l’aiuto della Madonna in paradiso non ci si va”.
Raccomandava in modo speciale la meditazione giornaliera: “La condizione più essenziale di ogni attività feconda è l’immobilità orante ai piedi di Dio” (Dai suoi appunti). La tua famiglia sia comunità orante che annuncia Cristo, celebra Cristo, testimonia Cristo.
P. Crispino Lanzi
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