Meditazioni per un anno – 29° giorno
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DIO. CREATORE DELL’UOMO,
DEL CIELO E DELLA TERRA
La sacra Scrittura incomincia con queste parole solenni: “In principio Dio creò il cielo e la terra” (Genesi 1, 1).
Dio ha creato l’uomo composto di corpo e di anima spirituale e immortale: “Dio creò l’uomo a sua immagine” (Genesi i, 27).
“Dio ha creato l’uomo per l’immortalità” (Sapienza 2,23). Gli ha dato intelligenza, volontà, libertà, e una coscienza che gli insegna a fare il bene e ad evitare il male e lo ha destinato alla felicità eterna.
La creazione è opera della Trinità. S. Ireneo afferma: “C’è un solo Dio: Egli è il Creatore, l’Autore, l’Ordinatore, Egli ha fatto ogni cosa da se stesso cioè con il suo Verbo e la sua Sapienza, per mezzo del Figlio e dello Spirito Santo” che sono come le sue mani (Adv. haereses).
La Creazione è opera dell’amore. Dio è Amore e con la creazione ha diffuso Se stesso al di fuori di Se stesso. S. Tommaso afferma: “Aperta la mano dalla chiave dell’Amore, le creature vennero alla luce”. Dante canta: “Si diffuse in nuovi amor l’eterno Amore
La creazione manifesta la potenza e la sapienza infinita di Dio
il quale ha creato tutte le cose dal nulla e ha stabilito un ordine meraviglioso nelle cose da Lui create.
La creazione è per la gloria di Dio che coinvolge la felicità dell’uomo. In Isaia Dio dice: “Per la mia gloria ho creato” (43,2). S. Bonaventura dichiara: “Dio ha creato tutte le cose non per accrescere la propria gloria, ma per manifestarla e per comunicarla all’uomo”. Perciò S. Ireneo esclama: “La gloria di Dio è l’uomo vivente”.
Quale dono ci ha fatto il Signore! Ci ha creato dopo aver preparato per noi quella culla meravigliosa che è la terra e averla ricoperta con la stupenda cupola del cielo! “In ginocchio (dunque) davanti al
Signore che ci ha creati!” (Salmo 95,6).
“Il più bel credo – afferma P. Pio da Pietrelcina – è quello che prorompe dal tuo labbro nel buio, nel sacrificio, nel dolore, nello sforzo modi una ineffabile volontà di bene; è quello che, come una folgore squarcia le tenebre dell’anima tua; è quello che nel balenar della tempesta, ti innalza e ti conduce a Dio”.
Fra Crispino Lanzi
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