Meditazioni per un anno – 287° giorno -FAMIGLIA. PALESTRA DI SANTITÀ. I
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Quando la famiglia è vera “comunità di amore” e vera “casa di preghiera”, certamente diventa una palestra di santità. Molti sono gli sposi e altri familiari che hanno raggiunto i più alti vertici della santità o hanno affrontato il martirio per Cristo.
Beata la famiglia che ha in orrore la bestemmia, la stampa cattiva, gli spettacoli osceni, i divertimenti pericolosi, i discorsi sconvenienti. Beata la famiglia che coltiva il dialogo, la concordia, l’affetto con i vicini e con i lontani, e nei sofferenti e nei bisognosi scorge il volto il di Cristo.
Beata la famiglia che santifica pienamente tutte le domeniche e le solennità con la S. Messa, la Comunione, la catechesi e le opere di misericordia corporali e spirituali.
Beata la famiglia che ogni giorno prega, medita la parola di Dio, Vive di fede, di speranza, di amore. Ogni volta che sorella morte bussa alla porta, sarà per invitare alla gioia infinita del Cielo.
Sovente, stupito e commosso davanti alle virtù eroiche di tante famiglie, ho ripetuto a me stesso: costoro immersi in un mondo perverso, sopraffatti da innumerevoli preoccupazioni e sacrifici, sono saliti tanto in alto sul monte della santità, mentre io sono ancora ai piedi della montagna, immerso nella palude di innumerevoli mancanze e difetti.
La santità in famiglia è possibile anche nel caso di infedeltà o di comportamento collèrico da parte di uno dei coniugi: ecco l’esempio di S. Monica, di S. Rita, della B. Elisabetta Canori Mora, beatificata il 25 Aprile 1994, di molte altre persone.
Esempio. Un fatto straordinario: diverse spose abbandonate dal marito nel Canada, si sono riunite, insieme ai loro figli, in una nuova Congregazione che si chiama “Solitudine Myriam”. Si consacrano al Signore con i voti di povertà, castità e obbedienza fino al ritorno del loro sposo. E se questi non ritorna, si consolano pensando che in cielo lo ritroveranno. Lo hanno perdonato, e, insieme ai figli, pregano ogni giorno per lui. Sono radiose di gioia. Il loro Vescovo va ripetendo: “E’
La cosa più bella che ho visto nella mia vita. Gloria al Signore! Alleluia!”
(P. Daniel Ange al R.n.S. a Rimini, 23-4-1994).
P. Crispino Lanzi
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