Meditazioni per un anno – 277° giorno – PREGHIERA DI RINGRAZIAMENTO I
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Una delle prime parole imparate quando eravamo bambini è questa: “Grazie!” Abbiamo imparato a ringraziare le persone per piccoli doni (una caramella, un cioccolatino) e, forse, non abbiamo imparato a ringraziare Dio per i suoi doni grandi e innumerevoli, per esempio, per il dono della vita, della fede, del perdono dei peccati, della grazia santificante, del paradiso a noi promesso, ecc.
Gesù ai dieci lebbrosi che lo supplicavano: “Abbi pietà di noi!” disse: “Andate a presentarvi ai Sacerdoti. E mentre essi andavano, furono guariti”. Solo uno tornò indietro a ringraziare Gesù, ed era uno straniero, un samaritano. Il Salvatore allora esclamò: “Non sono stati guariti tutti dieci? E gli altri nove dove sono?” (Luca 17,11-19). Forse anche noi tante volte abbiamo meritato questo rimprovero!
La Sacra Scrittura raccomanda molto spesso il ringraziamento a Dio: “Contemplate ciò che ha operato con voi e ringraziate Dio con tutta la voce” (Tobia 13,7). “Rendete grazie al Signore perché è buono, e-terno è il suo amore per noi” (Salmo 135). “Cantate a lahvè inni di ringraziamento” (Salmo 147). S. Paolo c’insegna. Egli dice: “Noi rendiamo continue grazie a Dio” (1 Tess. 1,2; Colos. 1,3). “Ringrazio continuamente il mio Dio” (1 Corinzi 1,4; Efesini 1,15). “Dobbiamo sempre ringraziare Dio” (2 Tess 1, 2).
Una delle offese più grandi per un individuo gentile ed educato è questa: Ingrato! Ebbene, io quante volte sono stato ingrato al Signore! Il ringraziamento più grande a Dio è la S. Messa o Eucarestia. Con la S. Messa ben partecipata, ci associamo a Gesù, alla Vergine, a tutti gli angeli ed i Santi per ringraziare Dio come veramente Egli merita. Eleviamo questo ringraziamento ogni domenica e negli anniversari della nascita, del Battesimo, della prima Comunione, del Matrimonio e, possibilmente, ogni giorno!
Lo Spirito Santo ci esorta: “Ringraziate sempre Dio e Padre del Signore nostro Gesù, per ogni cosa” (Efes. 5,20), con ogni mezzo: “Con squilli di tromba, con arpa e cetra, con timpani e danze, sulle corde e sui flauti” (Salmo 150), “dal sorgere del sole fino al suo tramonto” (Salmo 113).
P. Crispino Lanzi
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