Meditazioni per un anno – 275° giorno – PREGHIERA DI LODE
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“II sommo dovere dell’uomo è quello di lodare Dio” (S. Agostino). La preghiera di lode è la preghiera più importante ed è il preludio della nostra attività nel cielo. Per quale motivo Dio ci ha posto su questa terra? .S. Paolo risponde: “perché noi fossimo a lode della sua gloria” (Efes. 1, 12).
Miliardi di Santi, nel cielo, incessantemente lodano, con fervore, Dio e invitano noi a rendergli gloria sulla terra, come dice la sacra Scrittura: “Udii come una voce potente di una folla immensa nel cielo che diceva: Alleluia! Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio”. “Udii una voce di una immensa folla simile al fragore di grandi acque e al rombo di tuoni possenti che gridavano: Alleluia, ha preso pos¬sesso del suo regno il Signore,
il nostro Dio, l’onnipotente. Rallegria¬moci ed esultiamo, rendiamo a Lui gloria” (Apocal. 19, 1.6s.).
Miliardi di Angeli invitano a lodare Dio cantando: “Santo, Santo, Santo è il Signore, la sua gloria riempie tutta la terra” (Isaia 6,4; cf. Luca 2,13-14). Come è possibile non sentire il bisogno prepotente di lodare il Si¬gnore quando si riflette con stupore al suo amore, alla sua bontà, alla sua rivelazione, alle sue opere meravigliose, alla sua misericordia?
La Bibbia esclama: “Chi può narrare i prodigi del Signore, far ri¬suonare tutta la sua lode?” (Salmo 100,2). “Le sue opere sono splendore di bellezza, le contemplano coloro che le amano; la lode del Signore è senza fine” (Salmo 111). Mons. Magrassi afferma: “Chi ama, scopre in Dio meraviglie di ve¬rità e di bellezza. Ciò gli procura una grande gioia che lo fa esplodere nella lode”. Esempio. Un martire della preghiera. Il giovane B. Bakarya, dello Zaire, è un fervente cristiano; prega moltissimo. Il suo padrone fa tutto il possibile per
distoglierlo dalla fede e dalla preghiera; non ci riesce, allora lo uccide a colpi di nervo di elefante. Bakarya affronta una morte crudele per conservare la libertà di pregare (cf. Fam. crisi. 28 Ag. 1985).
S. Agostino ti dice: “E’ di chi ama il cantare, lodare Dio con tutto il suo essere: con la voce, con la vita, con le opere”. Recita spesso le giaculatorie: sono scintille, esplosioni d’amore, ge¬mito e grido dell’anima! Tutti i Santi le recitavano frequentemente.
P. Crispino Lanzi
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