Meditazioni per un anno – 274° giorno
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PREGHIERA
DI DOMANDA O PETIZIONE – II
Chiediamo al Signore cose grandi. Gli possiamo chiedere anche cose piccole come gliele domandava S. Tommaso Moro: “O Signore, dammi una buona digestione e anche qualcosa da digerire. Dammi la salute del corpo col buonumore necessario per mantenerla. Dammi il senso del ridicolo, ecc.”.
Ma, innanzitutto, chiediamogli le cose grandi, le cose spirituali, come ci ha insegnato Gesù nel Padre nostro: nella prima parte si domandano le grazie più alte, poi, tutte le altre grazie. Orìgene dice: “Domandate le cose grandi, e le piccole vi saranno date in aggiunta”.
Chiediamo a Dio grazie secondo la sua volontà. Questo è un punto di enorme importanza: Dio, nella Bibbia, innumerevoli volte ci assicura che, se preghiamo con fede, certamente saremo esauditi, ma ciò avverrà soltanto se le grazie che chiediamo sono secondo la volontà del Signore. Infatti, lo Spirito Santo afferma chiaramente: “Qualunque cosa noi gli chiediamo secondo la sua volontà, Egli ci ascolta” (i Giov. 5,14). Lui, infinitamente buono, ci dona soltanto ciò che ci giova per il tempo e soprattutto per l’eternità.
Esempio. Luigia Scalfì, di Trento, ammalata, morta a 20 anni (1975), era solita fare questa bella preghiera: “Ti ho chiesto, Signore, la forza in vista del successo; Tu mi hai resa debole perché imparassi ad obbedire. Ti ho chiesto la salute per fare cose grandi; ho ricevuto l’infermità per fare delle cose migliori. Ti ho chiesto la ricchezza per essere felice; ho ricevuto la povertà per essere saggia.
Ti ho chiesto il potere per essere apprezzata dagli uomini; ho ricevuto la debolezza per avere bisogno di Te. Non ho avuto nulla di quello che avevo chiesto; ho avuto tutto quello che avevo sperato. Sono, di tutti gli uomini, la più ricca. Grazie, Signore” (Atti X Corre Naz. Capp. Osped. 28-8-78) “La preghiera è una chiave che apre il cuore di Dio” (p. Pio da Petr).
P. Crispino Lanzi
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