Meditazioni per un anno – 263° giorno
Questo articolo è stato già letto951 volte!
CONVERSIONE ASCETICA
“RIVESTITEVI DELL’UOMO NUOVO” I
La conversione ascetica è un impegno di tutta la vita. Sta nell’evitare anche i peccati veniali e acquistare le virtù cristiane. S. Francesco d’Assisi, prima di morire, ripeteva: “Incominciamo ora a fare del bene perché fino ad ora non abbiamo fatto nulla”. S. Leopoldo Mandic, il Confessore Cappuccino che attendeva alle confessioni 12 ore ogni giorno, a 68 anni, pellegrino a Lourdes, fa il proposito: “Adesso comincio! Comincio a fare un pochino di bene”.
La conversione ascetica esige un’aspra e dura lotta. S. Agostino, dopo la sua conversione morale (che abbiamo già meditato), si impegna a fondo nel rivestirsi dell’uomo nuovo. Dopo 8 mesi di lotte, digiuni e mortificazioni, si sente già distaccato dalle ricchezze, dagli onori, ha vinto pure la golosità, ha acquistato e-strema povertà e profonda umiltà, sa dominare anche la curiosità (cf. Soliloqui).
Tuttavia – scrive – “ero stretto ancora da un legame tenace: la donna”. Poi riesce pure a distaccarsi da affetti disordinati verso le donne mediante una continua mortificazione e una austerità tanto forte che (come scrive Possidonio nella “Vita” del Santo) “nessuna donna frequentò mai casa sua, nessuna vi dimorò e, se qualche donna lo pregava di potergli fare visita o di salutarlo, non si avvicinava mai a lui se non alla presenza dei chierici, né egli parlò mai con esse da solo a sola” (Faceva ciò non perché non stimasse le donne, ma per evitare a se stesso certi ritorni di fiamma).
Scrive: O mio Dio, “mi facevi rientrare in me stesso affinchè vedessi quanto ero indegno, deforme, tutto macchiato e piagato … Andavo cercando la via per procurarmi forze … Mi buttai con grande avidità sulla venerabile Scrittura ispirata da Te”.
La conversione ascetica richiede soprattutto una intensa preghiera. S. Agostino con fervore incessantemente supplica Dio che lo liberi da tristi immagini e da tentazioni che lo perseguitano. Chiede sopratutto l’amore divino. Grida: “O amore che sempre ardi e mai ti estingui! Dio mio, infiamma il mio cuore!… O eterna Verità, Eternità desiderata, Tu sei il mio Dio! A Te sospiro giorno e notte!”
E tu, lotti? fuggì le occasioni cattive? Preghi con fervore?
P. Crispino Lanzi
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.