Meditazioni per un anno – 25 gennaio – 163° giorno
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UNZIONE DEGLI INFERMI
Le persone a noi care le accompagniamo alla scuola, al treno, al lavoro, alla visita medica, a incontri importanti. Con maggior ragione, quando si avvicina l’ora della partenza senza ritorno verso la Casa del Padre celeste, le dobbiamo accompagnare, con gentile premura, verso la misericordia di Dio, esortandole, dolcemente, a ricevere il Sacramento degl’infermi perché siano spiritualmente preparate nel loro passaggio all’eternità, da poter ripetere con il Salmista: “Mi sono allietato per quanto mi è stato detto: cammineremo verso la Casa del Signore” (Salmo 121).
La sacra Scrittura ci parla di questo Sacramento con le seguenti parole: “Chi è malato chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati gli saranno perdonati” (Giacomo 5,14-15). La Tradizione ci assicura che questo Sacramento fu amministrato fin dai tempi più antichi, sia in oriente che in occidente.
E’ un Sacramento molto importante. Infatti il Concilio Indentino afferma che l’Olio degl’infermi “lava i peccati che siano ancora da espiare, toglie i residui del peccato e reca sollievo e conforto all’anima del malato suscitando in lui una grande fiducia nella misericordia del Signore per cui l’infermo, risollevato, sopporta meglio i fastidi e i travagli della malattia e più facilmente resiste alle tentazioni del demonio e riacquista talvolta la stessa salute del corpo quando ciò convenga alla salute dell’anima” (Sessione 14, cap. 2).
Esempio. Il Vescovo di Padova, Mons. Filippo Franceschi, il giovedì santo 1988, durante la S. Messa, consacra gli oli sacri e poi chiede di ricevere l’Unzione degl’infermi. Grande commozione pervade la folla quando i 700 Sacerdoti presenti gli pongono le mani sul capo e uno di loro gli amministra il Sacramento degli ammalati. Anche noi riceviamo per tempo l’Olio santo! Inonderà l’anima nostra di grazia, di consolazione, la renderà candida e splendente, pronta a incontrarsi con il Cristo Risorto e ad entrare per sempre nel suo Regno di gioia.
P. Crispino Lanzi
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