Meditazioni per un anno – 247° giorno
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LA MISERICORDIA.
L’ASSALTO DEL VELTRO CELESTE
1 – Immaginiamo Gesù, il Buon Pastore che corre, corre inseguendo il peccatore in fuga precipitosa lontano da Dio.
Lo scrittore Francesco Tomson, nel suo poema maggiore “II Veltro del cielo”, descrive questa corsa velocissima di Gesù misericordioso, il celeste Levriero, dietro i passi del peccatore in fuga sfrenata e pazzesca, con queste parole: “II peccatore fugge attraverso le notti e i lunghi giorni, per gli archi che segnano gli anni, in mezzo alle lacrime. Sale sulle cime più alte, si precipita per sfuggire quei piedi possenti del Veltro celeste che lo insegue.
E una voce, ancora più insistente del calpestio dei piedi, ripete: Ogni cosa tradisce te perché tu hai tradito Me! Vedi? Nulla accontenta te perché tu non accontenti Me! Nulla ospiterà te che non volesti ospitare Me! Chi vuoi che ami un essere così ignobile, se non Io, se non Io solo?… Lui ancora fugge, ancora resiste. Ma la divina Bontà è sapiente, non si arresta, non da pace all’amante infedele: suscita in lui implacabili rimorsi, gli manda salutari sofferenze (la sofferenza è il richiamo più potente di Dio) e scava nel suo more un vuoto profondo che sollecita a ritornare al Signore”.
2 – Gesù nell’assalto del suo cuore misericordioso ci ripete con Fulton Sehen: “Voi che avete smarrito Dio, avete tra le vostre mani, fra le vostre ricchezze ciò che Dio non ha e che solo voi potete dargli, per fare Lui e voi felici: i vostri peccati!”
3 – Quest’assalto dell’amore misericordioso si conclude vittoriosamente con tanta dolcezza: “Come le onde del mare battono i unirò lo scoglio, lo recingono, l’abbracciano, poi, quasi sconfitte, se ne vanno gemendo, ma ritornano vigorose agli amplessi, fino a che lo scoglio, cedendo al loro potere, si spezza e scende cullato nel seno azzurro e profondo, così l’amore paziente di Dio torna instancabile alla l’M iva, perché l’anima peccatrice, sopraffatta dall’immensa bontà, si getti finalmente tra le braccia e sul cuore del Padre” (P. Ferrari o.p.).
Facciamo nostre le parole della S. Faustina Kowalska: “Gesù mio, In ‘ desiderato di amarti con un amore così grande come non ti ha amato fino ad oggi nessuna persona. Vorrei gridare al mondo intero: Amate Dio perché è buono e di grande misericordia!” .
P. Crispino Lanzi
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