Meditazioni per un anno – 24 aprile – 226° giorno
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Preghiera del tempo di Pasqua
Regina Coeli (italiano)
Regina del cielo, rallegrati, alleluia:
Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia,
è risorto, come aveva promesso, alleluia.
Prega il Signore per noi, alleluia.
V. Gioisci e rallegrati, Vergine Maria, alleluia.
R. Poiché il Signore è veramente risorto, alleluia.
Preghiamo: O Dio, che nella gloriosa risurrezione del tuo Figlio hai ridato la gioia al mondo intero, per intercessione di Maria Vergine concedi a noi di godere la gioia della vita senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Regina Coeli (latino)
Regina caeli, laetare, alleluia:
Quia quem meruisti portare. alleluia,
Resurrexit, sicut dixit, alleluia,
Ora pro nobis Deum, alleluia.
V. Gaude et laetare, Virgo Maria, alleluia.
R. Quia surrexit Dominus vere, alleluia.
Oremus: Deus, qui per resurrectionem Filii tui Domini nostri Jesu Christi mundum laetificare dignatus es: praesta, quaesumus, ut per eius Genitricem Virginem Mariam perpetuae capiamus gaudia vitae. Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen.
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ROSARIO
TESTAMENTO DI MARIA
“Il Rosario è il testamento di Maria come l’Eucarestia è il testamento di Gesù”(p. Faber). Quindi deve essere la preghiera prediletta da te e dalla tua famiglia.Dov’è la tua corona? La corona che fu vista a Lourdes e a Fatima al braccio della Madonna, l’hai tu la corona del Rosario?
Nell’Apparizione del 1° Marzo 1858 la Madonna domandò a Bernardetta: “Dov’è la tua corona? La fanciulla aveva una corona in mano e la mostrò alla Madonna. A quel gesto i presenti alzarono le corone. Quanta fede, amore, castità, pace e gioia ci sarebbero nelle famiglie e nel mondo se tutti recitassero la corona!
Carlo Carretto esclama: “E’ il tempo del Rosario amato e recitato come una delle più alte e ispirate preghiere. Se amate il Rosario e non potete trascorrere la giornata senza recitarlo, significa che siete uomini di preghiera. Il Rosario è come la mano della Madre sulla vostra culla di bambini; è come l’eco di un’onda che percuote le rive, le rive di Dio: Ave Maria! Ave Maria!”
In casa tua si recita la corona? La scrittrice Raissa Maritain, sposa del grande filosofo cattolico Jacques, nel suo libro “i grandi nemici”, così ricorda le visite serali che faceva ad essi Leon Bloy, loro maestro nella fede. “Egli giocava a scacchi o a domino con noi o con le sue figlie. Poi, sempre, prima di separarci perla notte, recitavamo insieme il Rosario inginocchio sul pavimento. Che immagine indimenticabile di fede, di umiltà, di grande raccoglimento, di grande amore ci offriva il nostro padrino! Questi ci ripeteva: Bisogna pregare, tutto il resto è inutile e stupido. Bisogna pregare!…Non vi è disperazione né tristezza per l’uomo che prega molto”.
S. Luigi Maria de Montfort scrive: “Quando ho detto l’Ave Maria, io mi sento invincibile e tutto rinvigorito; più non temo il diavolo…Recitate il Rosario e, se avete tempo, recitatene tre ogni giorno. Al momento della morte benedirete il giorno e l’ora in cui mi avete creduto; dopo aver seminato tante Ave Maria, nelle benedizioni di Gesù e di Maria, raccoglierete benedizioni eterne nel cielo” (Tratt. della vera devozione).
P. Crispino Lanzi
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