Meditazioni per un anno – 236° giorno
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Il PECCATO GRAVE
E’ LA PERDITA DI OGNI BENE
II Re Davide, dopo aver tanto peccato, con amara delusione e-sclama: “I peccati (i delitti) chi mai potrà comprenderli?” (Salmo 19,0). Chi mai potrà valutarne la mostruosità e gli enormi danni?
Lo scrittore cattolico Mien Green scrive; “Noi non sappiamo mai quale diga abbattiamo ogni volta che cediamo alle tentazioni: un peccato non è mai isolato, esso è come una invasione di morte…Non si sa mai quello che si è perduto; l’ampiezza del disastro si conoscerà soltanto all’ultimo Giudizio”. S. Agostino: “Medita che cos’hai perduto, che cos’hai meritato!”
1 – Medita che cos’hai fatto con il peccato. Peccando hai distrutto te stesso come uomo! “L’uomo – dice S. Agostino – è composto di tre cose: corpo, anima e Dio nell’anima” ossia grazia santificante. Il peccato grave distrugge la grazia rendendo l’uomo meno che uomo e, spiritualmente, lo rende un cadavere. A lui lo Spirito Santo dice: “Ti si crede vivo e invece sei morto” (Apoc. 3,1).
Rifletti: con il peccato hai “calpestato il Figlio di Dio e hai disprezzato lo Spirito Santo” (Ebrei 10,29), hai trafitto il cuore della Madre di Gesù, hai versato il sangue di Gesù (cf. Marco 14,24). Hai crocifisso Gesù (cf. Ebrei 6,6). Hai messo a morte Gesù (cf. Romani 4,25; Galati 1,4).
2 – Medita che cos’hai perduto con il peccato. Hai perduto Dio: l’hai respinto, l’hai abbandonato (cf. Numeri 11,20; Germia 2,13). Hai perduto la grazia di Dio, i meriti, la bellezza spirituale, la gioia, il paradiso.
Il S. Curato d’Ars afferma: “L’anima in peccato è tutta scabbiosa, imputridita: fa tanta pena! Se avessimo fede e vedessimo un’anima in stato di peccato mortale, noi moriremmo di spavento. L’anima in stato di grazia è come una bianca colomba, in stato di peccato mortale invece è un cadavere infetto, una carogna”.
3 – Medita: che cosa hai acquistato con il peccato? Ti sei legato con le catene di satana; dice la Bibbia:”L’empio è catturato con le funi dei suoi peccati” (Proverbi 5,22). Sei diventato “carnefice di Cristo e assassino della tua anima” (s. Curato di ats). Corri verso la dannazione (cf. Ebrei 10,20 ss.).
Ritorna subito a Gesù che ti attende. Proponi fermamente: piuttosto morire che ricadere nel peccato!
P. Crispino Lanzi
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