Meditazioni per un anno – 23 febbraio – 190° giorno
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MARIA, MADRE DEL REDENTORE.
1 – Maria, Madre del Redentore. La salvezza è discesa dal cielo sulla terra mediante i due fili della Redenzione di Cristo Dio e della corredenzione della sua Madre Maria. Nessuno può spezzare e dividere questi due fili senza distruggere l’opera della salvezza. Gesù è il Redentore in maniera assoluta, ma ha voluto scegliere, come sua prima collaboratrice o Corredentrice, la sua Madre.
2 – Non mettete da parte Maria! Negarle l’affettuosità è un parziale rigetto di lei. Non è concepibile negare la nostra affettuosità di figli a Colei che ci ha portato il Redentore, quindi la salvezza, che lo ha immolato per noi in quanto ha dato il suo consenso per il suo sacrificio sulla croce, che ha versato per noi tutte le sue lacrime per cooperare in prima linea alla nostra redenzione e che ci ama di una altissima tenerezza.
Esempio. Il Card. Martini, in un pellegrinaggio alla Madonna de La Salette con 150 suoi giovani Preti, ha manifestato le seguenti “Intuizioni”: “E’diminuita la familiarità affettiva verso Maria nell’elite ecclesiastica (Preti, Frati, Suore, laici impegnati), non certo nel popolo semplice che va a Medjugorje e che ascolta ogni giorno Radio Maria, ma in noi ‘addetti ai lavori’.
Di conseguenza è diminuito lo spirito mariano nella Chiesa. Gli slanci del cuore si sono spenti. C’è contrasto tra certi Sacerdoti che vivono una devozione più fredda e la loro gente che vive una devozione più affettuosa. E’ urgente rimettere ordine in questo vissuto affettivo perché la conseguenza più temibile è lo spegnimento degli slanci affettuosi della preghiera che riempiono la vita.
La Vergine non è un hobby, non è un optional per i sentimentali, per i tradizionalisti, ma sta al centro della fede accanto a Gesù. Togli la Madre, e anche il Figlio (Gesù) diventa un qualunque maestro di etica. Togli la mariologia e cade la cristologia” (Avvenire n-i 1-1994). Imitiamo i Santi: tutti hanno avuto verso la Madonna una devozione tenerissima e affettuosissima!
P. Crispino Lanzi
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