Meditazioni per un anno – 225° giorno
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ROSARIO.
PREGHIERA MERAVIGLIOSA
“II Rosario è la mia preghiera prediletta – esclama Giovanni Paolo II – Preghiera meravigliosa, stupenda nella sua semplicità e nella sua profondità. In questa preghiera ripetiamo molte volte le parole che la Vergine Maria udì dall’Arcangelo e dalla sua parente Elisabetta. A queste parole si associa tutta la Chiesa…Sullo sfondo delle parole ‘Ave Maria passano davanti agli occhi dell’anima i principali episodi della vita di Gesù Cristo. Essi ci mettono in comunione viva con Gesù attraverso il cuore di sua Madre” (29-X-78).
Il Rosario è Vangelo che diventa preghiera. “La grande potenza del Rosario consiste nel fatto che esso traduce il Credo in preghiera” (ven. Card. Newman); infatti, nel Rosario c’è la sintesi delle verità cristiane.
Il Card. Suenens afferma: “La preghiera del Rosario è più la preghiera di Maria che la nostra. Qui sta la chiave della sua potenza e del suo incanto nel cuore di Dio. Quando io incomincio a sgranare le ‘Ave’, la Madonna si impossessa di questo movimento di preghiera ed è lei che canta davanti a Dio, invece mia e per me, l’Alleluia del gaudio, il Fiat della sua obbedienza e dei suoi dolori, l’Amen della sua gloria. Ed ecco il Cielo in ascolto, perché Maria ripete a Dio (per mezzo delle mie labbra) i sentimenti del suo Cuore”.
Perciò con il letterato Edoardo Hutton possiamo dire che il Rosario intero è una corona di vivi gioielli: le 15 perle del Padre nostro, i 15 rubini dei Gloria, i 150 zaffiri delle Ave, i 15 lingotti d’oro dei misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi.
“O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci rannodi a Dio – esclameremo con il B. Bartolo Longo – vincolo di amore che ci u-nisce agli angeli. Torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai di conforto nell’ora di agonia, a te l’ultimo bacio della vita che si spegne. E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario, o Madre nostra cara, o rifugio dei peccatori, o sovrana Consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo”.
P. Crispino Lanzi
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