Meditazioni per un anno – 22 novembre – 112° giorno
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CRISTO, RE DI GIUSTIZIA
E DI MISERICORDIA
II Profeta Daniele (7,14) afferma: Dio diede a Cristo “potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo serviranno; il suo potere è un potere eterno, che non passerà, e il suo Regno non sarà mai distrutto”.
1 – Cristo Re “giudicherà il mondo con giustizia” (Salmo 98,9). Se Cristo non fosse giusto non sarebbe neppure buono perché metterebbe sullo stesso piano il male e il bene, i delinquenti incorreggibili e i più grandi santi. S. Paolo nell’aeropago di Atene grida: “Dio ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia per mezzo di un uomo che Egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti” (Atti 17,31).
2 – Cristo, Re di giustizia, innanzi tutto premierà i buoni. Al suo ritorno sulla terra manifesterà all’umanità tutta la verità da Lui annunciata, dai buoni creduta e dai cattivi negata, e tutto il bene da Lui comandato, dai buoni praticato e dai cattivi calpestato. E premierà i buoni per i secoli eterni.
3 – Cristo, Re di giustizia, castigherà i cattivi ostinati nel male. Nessuno potrà sfuggire alla potenza travolgente di Cristo Re: o con Lui nella grazia del suo grande perdono, del suo amore qui in terra e nella gloria del suo Regno, o contro di Lui “sotto i suoi piedi”.
Lo Spirito S. afferma: “Cristo, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assise alla destra di Dio, aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti sotto i suoi piedi” (Ebrei io I2ss.).S. Paolo insiste: “Bisogna infatti che Egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte” (1 Cor 15,25$.).
4 – Tuttavia Gesù è soprattutto Re di misericordia. Vuole salvare tutti. Perciò invita i peccatori alla conversione perché li vuole inondare di perdono e di grazia sulla terra per accoglierli nel suo Regno di gloria.
Dunque facciamo la scelta definitiva di Cristo Re. Schieriamoci con Lui per la vita, per la morte, per l’eternità. Impegniamoci con tutte le forze – come ci esorta il Concilio – a “radicare e consolidare negli animi il Regno di Cristo e a dilatarlo su tutta la terra” (LG, 44″).
P. Crispino Lanzi
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