Meditazioni per un anno – 219° giorno – Rosario, preghiera raccomandata dai Papi
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ROSARIO.
PREGHIERA RACCOMANDATA DAI PAPI
I Sommi Pontefici, dopo la S. Messa e i Sacramenti, nessun’altra preghiera hanno raccomandato tanto come il S. Rosario. Oltre 50 Papi hanno vivamente esortato, con 250 documenti, alla recita del S. Rosario. Riporto alcuni loro pensieri. “Il Rosario è la più eccellente forma di preghiera” (Leone xm). È il più bel fiore dell’umana pietà e la più feconda sorgente delle grazie celesti” (Benedetto xv).
È la sintesi di tutto il Vangelo, corona di rose, inno di lode, preghiera della famiglia, compendio di vita cristiana, pegno sicuro del favore celeste, presidio per l’attesa salvezza” (PioXII).
II S. Rosario “è l’ossequio più bello a Maria; il passaporto migliore; una grande preghiera contemplativa, nella quale le orazioni del Padre nostro, dell’Ave Maria e del Gloria al Padre si intrecciano con la considerazione dei più alti misteri della fede” (Giovanni XXIII).
Paolo VI a migliaia di fanciulli del Rosario Vivente ha detto: “II Rosario vostro è una vera ghirlanda di rose vive intorno alla Madonna; è come un grande girotondo che tutti vi unisce e vi fa cantare e danzare intorno a Maria… È una scala il vostro Rosario e voi la salite insieme, adagio, adagio, andando in su, incontro alla Madonna, che vuoi dire incontro a Gesù, perché il Rosario è una devozione che attraverso Maria ci porta a Gesù. È Gesù Cristo il termine di questa lunga e ripetuta invocazione a Maria” (io-5-64).
Giovanni Paolo II ai giovani: “Cari giovani… il S. Rosario ci introduce nel cuore stesso della fede …; stimate il Rosario, fatene un canto elevato alla Vergine Madre e vi sia caro recitarlo”.
Giovanni Paolo II agli ammalati: “Cari ammalati… il rosario con le sue alterne strofe di gioia e di dolore, oltre che di speranza nella Risurrezione, è la vostra consolazione”.
Giovanni Paolo II alle nuove famiglie: “II S. Rosario recitato in famiglia è lodevole abitudine e dolce espressione della fede religiosa. La casa diventa così il santuario domestico, di cui i genitori sono in qualche modo i Sacerdoti. Che la famiglia di oggi non dimentichi mai questo modo singolare di onorare Dio e la Vergine sua Madre” (L’Osseravatore Rom. 10-10-85).
P. Crispino Lanzi
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