Meditazioni per un anno – 217° giorno
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MADONNA DEL ROSARIO DI POMPEI
La zona presso l’antica città di Pompei era squallida, sia materialmente che spiritualmente. I terreni erano acquitrinosi. La popolazione languiva nella miseria ed era terrorizzata dai ladri. In questa valle desolata arriva, per caso, nel 1872, il giovane Avvocato Bartolo Longo. Il suo arrivo ha uno scopo solo economico: curare, ivi, il patrimonio della giovane vedova contessa De Fusco.
La Madonna suscita in questa valle le meraviglie del Signore. Bartolo si converte. Tre anni dopo, nel 1875, egli fa arrivare, sopra un carro di letame, da Napoli, il quadro della Madonna del Rosario. Propaga la recita del Rosario ovunque. Raccoglie fondi per l’erezione del Santuario del quale, F8 Maggio 1876, viene posta la prima pietra.
Bartolo, per consiglio del Papa, si sposa con la contessa De Fusco, con la quale, di comune accordo, vive in perfetta castità. E, insieme, compiono opere sociali: scuole di catechismo, orfanatrofi, asili, ospizi.
Il Santuario è imponente e maestoso, frequentato da folle di persone. Numerosissime le Confessioni, molte le conversioni. Quasi in ogni casa, nel centro-sud d’Italia, c’è l’immagine della Madonna di Pompei che viene invocata con fede.
Il P. Pio da Pietrelcina la pregava con tenerezza e con lacrime e ne raccomandava i 15 sabati, la novena e la supplica. Imitiamolo.
Esempio. Il B. Bartolo Longo, fondatore del Santuario, è stato il primo miracolato, moralmente, ancor prima che sorgesse la Chiesa. Era un giovane violento, rivoluzionario, anticlericale, spiritista.
La Madonna gli tocca il cuore; si converte; diventa un grande apostolo di Gesù e del Rosario. Lui stesso racconta: “Uscii a camminare per la valle senza saper dove. Volsi gli occhi in giro: nessuna ombra di persona viva. Una voce amica pareva mi sussurrasse: Se cerchi salvezza, propaga il Rosario. Rivolto alla Vergine celeste dissi: Non uscirò da questa terra di Pompei senza aver qui propagato il Rosario”. Si converte. Diffonde ovunque il S. Rosario.
Il P. Pio da Pietrelcina afferma: “II Rosario è la sintesi della nostra fede, l’esplosione del nostro amore, il sostegno della nostra speranza”. Recitatelo con grande fervore ogni giorno.
P. Crispino Lanzi
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