Meditazioni per un anno – 206° giorno – Maria, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi
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MARIA, RIVOLGI A NOI
GLI OCCHI TUOI MISERICORDIOSI!
Maria, nell’essenza di Dio, ci vede sempre, ci segue passo dopo passo, si preoccupa di noi istante dopo istante.
1 – Impegniamoci a vedere Maria sempre accanto a noi.
Quanto sarà dolce e soave sentirla al nostro fianco come la sentivano gli apostoli, i quali nel Cenacolo “erano assidui e concordi nella preghiera insieme con alcune donne e con Maria, la Madre di Gesù!” (Atti i, 14). Come è consolante sentircela accanto come la sentiva S. Veronica Giuliani, Clarissa Cappuccina, la quale scrive: “Oh, quante grazie io ricevo da questa mia Mamma! Ella mi accompagna in tutti i luoghi. Ella opera in me in tutte le faccende. Ella è la mia Maestra fedelis-sima. Mi tiene sempre per mano”. Aggiunge che molte pagine del suo Diario le ha scritte sotto dettatura della Vergine (cf. Diario di 22.000 pagine, vol. III pag. 387).
2 – Viviamo con Maria ogni momento della nostra giornata.
Pensiamo a S. Giovanni, al quale Gesù, morente sulla croce, affidò sua Madre: “Da quel momento il discepolo la prese nella sua casa” (Giov. 19,27). Anche noi prendiamola in casa nostra, stiamole sempre accanto, lasciamoci condurre per mano da Lei.
Quando si vive accanto a una persona tanto cara è naturale che a lei si rivolga sempre il nostro pensiero, il nostro cuore.
3 – “Pensa a Maria! Invoca Maria! Sii Maria!” Programma meraviglioso che S. Ambrogio diede alla B. Eustochio. Pensa frequentemente a lei. Invocala spesso lungo tutta la giornata, anche quando cammini o quando lavori. Cerca di essere Maria ossia di imitarla in tutte le sue virtù, specialmente nel dire sempre “sì” a Gesù!
Esempio. P. Pio da Petrelcina scrive al suo Direttore spirituale che la Madonna in quel mattino l’ha accompagnato all’altare, per la celebrazione della Messa, con tanta tenerezza, con dolce premura.
Proposito. Quando andrò alla Messa e alla Comunione, immaginerò Maria che dolcemente mi conduce alla chiesa e all’altare. E quando, con la corona in mano, reciterò il rosario, immaginerò Maria che tiene le mie mani nelle sue mani materne e prega Gesù per me, i-nondandomi di grazia, di fortezza, di amore, di gioia.
P. Crispino Lanzi
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