Meditazioni per un anno – 19 febbraio – 186° giono
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MARIA, MADRE DI DIO
La sacra Scrittura ci da la certezza di questa verità: Infatti la Vergine ha detto il suo “Sì” all’annuncio dell’Angelo e perciò è diventata la Madre del Figlio dell’Altissimo (cf. Luca 1,26-33). Il Verbo, ossia Dio, in Lei si è fatto uomo (cf. gv. i, 14); e S. Elisabetta la saluta: “Madre del mio Signore” (Luca 1,43). Grande cosa: Gesù la chiama con il dolce nome di mamma!
I cristiani, fin dai primi secoli, l’hanno onorata e invocata quale Madre di Dio, come è documentato dalla tradizione, dalla liturgia, dalla archeologia. In un papiro d’Egitto, del 250 dopo Cristo, si legge questa stupenda preghiera che molti cristiani ripetono ancor oggi: “Sotto la tua protezione ci rifugiamo, o Santa Madre di Dio, non respingere le nostre preghiere fatte nelle nostre necessità, ma liberaci sempre da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta”.
Tutti i Dottori della Chiesa l’hanno chiamata “Madre di Dio”. S. Bonaventura: “Dio potrebbe fare un mondo, un cielo più grande, ma fare una mamma più grande della Madre di Dio, è impossibile”. S. Pier Grisologo: “Veramente benedetta Maria, più grande del cielo, più vasta del mondo, poiché essa sola ricevette nel suo seno Colui che il mondo non può contenere, portò Colui che regge l’universo, generò il suo Creatore, nutrì Colui che nutre tutti i viventi”.
S. Tommaso: “Per il fatto che è Madre di Dio, la B. Vergine è rivestita di una dignità quasi infinita, a motivo del bene infinito che è Dio stesso. Perciò non si può immaginare nulla di più alto di Lei, come nulla vi può essere di più eccelso di Dio”.
Esempio. Mosè, giunto sul Monte Oreb, vede un roveto avvolto nella fiamma che arde senza consumarsi (cf. Esodo 3,1-6). La tradizione ha paragonato Maria a questo roveto ardente, perché ella ha portato in sé la fiamma del fuoco di amore che è Dio stesso. Lei è il roveto, Dio è la fiamma. Amala tanto! T’infiammerà d’amore a suo figlio Gesù.
Arderai di tanto amore alla Madonna da poter ripetere con Don Orione: “Leggete nella mia fronte, leggete nel mio cuore, leggete nell’anima mia, non vi vedrete cosa che non porti scritto: Grazia di Maria!”
P. Crispino Lanzi
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