Meditazioni per un anno – 17 marzo – 204 ° giorno

     

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MARIA, RIFUGIO DEI PECCATORI

Tempo fa nei giornali si leggeva che un pulmino che trasportava dei fanciulli, per lo scoppio di una gomma è uscito di strada ed è precipi­tato nel canale. Una giovane suora e 11 bambini sono annegati. Ogni giorno avvengono innumerevoli incidenti, infinitamente più strazianti: un grande numero di ragazzi, giovani, adulti, uomini e donne escono fuori della strada che porta al cielo, costituita dai 10 Comandamenti, e, così, incappano nella morte alla grazia, diventano crocifissori di Cristo (cf. Ebrei 6,4-6), si avviano verso la dannazione.

2 – La Vergine è dolce rifugio dei peccatori. Infatti, è la Madre di Gesù “apparso nel mondo per distruggere le opere del diavolo” (1 gv. 3,8) e “per salvare i peccatori” (i Timoteo 1, 15). Maria di Nazareth, specialmente in questi ultimi tempi, si è dimostrata preoccupatissima per la conversione dei peccatori. I suoi interventi straordinari (parlo di quelli approvati dalla Chiesa): apparizioni, mes­saggi, pianti, lacrime di sangue, sono sempre per un disegno di mise­ricordia verso i peccatori.

Il S. Curato d’Ars afferma: “La Vergine sta tra suo Figlio e noi. Più siamo peccatori e più lei ha tenerezza e compassione per noi. Il figlio, che è costato più lacrime a sua Madre, è quello più caro al suo cuore”.

Esempio. S. Vincenzo Ferreri va a far visita a un ammalato grave, da molti anni lontano da Dio. Gli parla con dolcezza della misericordia infinita di Gesù, sempre pronto a perdonarci. Ma quegli si mette a ur­lare, a bestemmiare, a gridare che voleva dannarsi a dispetto di Dio. Il Santo si inginocchia e, insieme ad altra gente, recita con fervore il Rosario. L’infermo si calma, prorompe in un pianto dirotto, riceve i Sa­cramenti e muore nella pace del Signore. La Vergine l’ha salvato.

O Maria, voglio ripeterti spesso: “Prega per noi peccatori!” “Pren­dimi per la mano, o mamma buona! / Portami per la strada del Si­gnore! / Solo così sarà il mio cammino, / sicuro per la via che porta al Ciel !” (Canto popolare).

P. Crispino Lanzi

     

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