Meditazioni per un anno – 17 febbraio – 184° giorno
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MARIA: ANNUNCIAZIONE
FONTE DELLA SALVEZZA
1 – L’Annunciazione, con la conseguente Incarnazione, è il massimo avvenimento della storia: sta al centro dell’opera della salvezza. Tutti gli altri misteri sono uno sviluppo di questo, anche il Natale viene dopo, poiché Gesù nasce a Natale, ma entra nella storia nell’istante del Fiat dell’Annunciazione. Per Maria, l’Annunciazione è il vertice della grandezza poiché con il suo “Sì” diventa Madre di Dio e mamma spirituale nostra.
2 – L’Annunciazione è creduta e celebrata fin dall’inizio del cristianesimo. A Nazaret, negli scavi, eseguiti dai Francescani in questi ultimi decenni, con sorpresa, si è scoperta la casa sotterranea della Madonna o grotta e si è accertato che, fin dal primo secolo, era luogo di culto alla Vergine: sull’intonaco c’è un graffito in greco che riporta le prime parole dell’Angelo nell’Annunciazione: “Ave Maria!”. Nelle catacombe di Priscilla (II secolo) è rappresentata la scena dell’Annunciazione.
In tutte le Chiese Ortodosse, nelle porte centrali, è sempre raffigurata l’Annunciazione.
3 – Con l’Annuncio dell’Angelo a Maria i cicli si aprono. Lo Spirito inonda l’anima della Vergine, il Verbo si riveste del sangue purissimo di Maria, torrenti di grazie scendono su di lei. Esempio. Mamma che sostiene e salva la figlia tra le onde minacciose del mare. E’ successo nell’incidente aereo presso l’aeroporto di Palermo (nel 1980 circa), quando molte persone annegarono. Non annegò quella figlia robusta e pesante, sostenuta con uno sforzo immane per ore e ore dall’eroica madre fino all’arrivo dei soccorritori.
Affidiamoci alla nostra Madre celeste, abbandoniamoci totalmente tra le sue braccia materne; ci otterrà salvezza, vittoria, gioia! E gridiamo con Andrea di Gerusalemme (sec. VII): L’Annunciazione “è l’annuncio della gioia, il trionfo della Vergine…Un grembo verginale accoglie il Figlio. Salvati in Lui e da Lui, uniamo le nostre voci a quelle di Gabriele e gridiamo alla Vergine: Salve, piena di grazia da cui viene la salvezza!”
P. Crispino Lanzi
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