Meditazioni per un anno – 14 gennaio – 154° giorno
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SPIRITO SANTO: I CARISMI II
1 – Chi deve esaminare e giudicare i carismi? I Vescovi! Costoro non devono rifiutare di indagare sui fatti reali. E hanno l’obbligo di esaminare tutto prima di pronunciare affrettate condanne o approvazioni. S. Paolo e il Concilio raccomandano di accogliere i Carismi straordinari “con gratitudine e consolazione” (non con annoiata rassegnazione, non con lamentele) e ordinano ai Vescovi “soprattutto di non estinguere lo Spirito, ma di esaminare tutto e di ritenere ciò che è buono” (Lumen gentium 12b; cf. 1 lessai. 5,12.19-2l).
Ai Vescovi viene ricordato che coloro che sono dotati di carismi hanno il diritto di esercitarli senza ingiuste proibizioni dei “propri pastori che hanno il compito di giudicare sulla loro genuinità e uso ordinato, non certo per estinguere lo Spirito” (Apost. dei Laici, 3).
2 – Possiamo aspirare ai Carismi e chiederli al Signore? Sì, S. Paolo ci esorta a desiderarli e a domandarli per averne in abbondanza al fine di concorrere all’edificazione della Chiesa. E soggiunge: “Aspirate ai Carismi più grandi” (i Corinzi 12,31). “Vorrei vedervi tutti parlare, con il dono delle lingue” e profetizzare! (i Corinzi 14,5).
3 – Soprattutto dobbiamo aspirare al Carisma più importante che è quello della Carità. S. Paolo dice: “Vi mostrerò una via migliore di tutte” (1 Corinzi 12,31), e subito eleva un inno altissimo alla carità, ossia all’amore (ivicap. 13).
Anche S. Teresa di Gesù Bambino eleva un canto stupendo all’Amore: “Compresi che la Chiesa ha un Corpo composto di varie membra, ma tra queste non può mancare il membro più necessario, più nobile (il cuore). Compresi che la Chiesa ha un cuore, un cuore bruciato dall’amore.
Capii che solo l’amore spinge all’azione le membra della Chiesa e che, sparito questo amore, gli apostoli non avrebbero più annunziato il Vangelo, i martiri non avrebbero più versato il loro sangue…Compresi che l’amore è tutto…Allora con somma gioia ed estasi dell’animo gridai: O Gesù, mio amore, ho trovato finalmente la mia vocazione: la mia vocazione è l’amore!” L’amore fa di te “una lettera scritta con lo Spirito del Dio vivente” (2 Con 3,3).
P. Crispino Lanzi
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