Meditazioni per un anno – 12 Agosto
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MEDITAZIONE. È URGENTE
PER EVITARE GRAVI INCIDENTI SPIRITUALI.3°
Senza meditazione saranno inevitabili gli incidenti morali. Pio XI afferma: “La più grande malattia dell’età moderna è la mancanza di riflessione”, di meditazione (Enc. Mens nostra, su esercizi spirituali).
S. Teresa d’Avila, insigne maestra di preghiera mentale, afferma: “Senza Meditazione, gli esseri umani diventano bestie da soma che portano il carico con molta fatica e con poco entusiasmo. L’anima che trascura la Meditazione delle cose divine non ha bisogno del demonio per dannarsi; ella da se stessa si mette nell’inferno. Promettetemi di fare ogni giorno un quarto d’ora di Meditazione, e io, in nome di Gesù Cristo, vi prometto il paradiso. Riuscirete a stare tanto vicino a Gesù che non riuscirete a togliervelo d’attorno”.
S. Giovanni Crisostomo afferma che, “come le piante hanno bisogno di bere l’umore con le radici, così noi abbiamo bisogno di essere irrigati dalle preci interne; e come il corpo privo dello spirito è morto, così l’anima nostra muore se trascura tale preghiera”. E paragona la Meditazione al sole, che illumina, riscalda, vivifica; soggiunge che essa “versa torrenti di luce nell’intelletto, infiamma la volontà, penetra il cuore ricolmandolo di gioia, ravviva l’anima con grazie copiose. È radice di tutti i beni e madre di tutte le virtù”.
Moltissime anime nella Meditazione hanno trovato la conversione morale e ascetica e l’impulso verso la più alta santità.
Esempio. S. Francesco Borgia. Questi, quale grande scudiere dell’Imperatrice Isabella, dovette accompagnarne la salma a Granata, per la sepoltura. All’atto della ricognizione, vedendo il cadavere già putrefatto, esclamò: “Ecco com’è ridotta Isabella che passava come la donna più bella di tutta la Spagna! Francesco, vedi a che cosa sarai ri¬dotto un giorno anche tu? A che cosa ti serviranno le grandezze della terra? Ah! Io non voglio più servire un padrone che la morte mi può rapire” (Fr. Remo, ‘Virtù in esempi’, voi. i). Si consacra al Signore, diventa Gesuita, Sacerdote, Superiore Generale dell’Ordine e grande Santo.
O Signore, “se la tua legge non fosse stata l’oggetto della mia meditazione, sarei già perito nella mia miseria” (Salmo m, 92).
Fra Crispino Lanzi
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