Meditazioni per un anno 325° – giorno – GIUDIZIO UNIVERSALE. S’APRIRÀ IL LIBRO DELLA VITA
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S. Giovanni Evangelista contempla, estatico, Cristo Giudice. “Vidi un grande trono bianco e Colui che sedeva su di esso. Poi vidi i morti, grandi e piccoli, ritti davanti al trono. Furono aperti dei libri. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti furono giudicati dalle opere scritte in quei libri, ciascuno secondo le sue opere” (Ap 20,1 ss).
Cristo Giudice, da quel trono, finalmente farà giustizia. Sulla terra, volendo rispettare la libertà umana, ha tollerato tante menzogne, ma ora, pone tutta la sua potenza a difesa e al trionfo della verità. “L’ira di Dio infatti – dice S. Paolo – si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini, che tengono imprigionata la verità nell’ingiustizia” (Rm. 1, 16ss.). Perciò ciascuno sarà giudicato rigorosamente davanti a tutta l’umanità su quanto ha detto e fatto nella sua esistenza terrena e che è stato scritto nel “libro della vita”.
E tutti gli uomini riconosceranno e loderanno quanti hanno creduto, vissuto e diffuso la verità e il bene. Da quel momento inizia il trionfo totale e definitivo di tutta la verità ossia di Cristo Dio, della sua Chiesa e degli insegnamenti cristiani. I menzognieri, i cattivi intestarditi nel male saranno per sempre smascherati e condannati, mentre i buoni saranno eternamente glorificati.
Esempio. Napoleone un giorno, a Parigi, passando in rivista le sue truppe vittoriose, scorge un soldato anziano con molte cicatrici nel volto. Gli si avvicina e gli domanda se era presente nei luoghi delle sue più strepitose vittorie: “Eri a Montenotte, a Lodi, a Rivoli?” Lui: “Sì! Sì! Sì!” – “E a Marengo?” – “Sì!” “E a Austerlitz, e a Iena?” – “Sì! Sì!” Lo promuove Capitano e lo decora della croce della legione d’onore.
Cristo Giudice un giorno passerà in rassegna ciascuno di noi davanti a tutta l’umanità risorta. Fortunato chi gli potrà rispondere con franchezza e con gioia: “Sì, c’ero sempre alla istruzione religiosa, alla predicazione! Sì, c’ero sempre alla Messa domenicale, alla Comunione, alla Confessione, alla preghiera quotidiana, all’esercizio delle opere di misericordia!” Gesù a tutti costoro dirà: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il Regno! (Matteo 25,34).
P. Crispino Lanzi
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