Mdjugorje – Commento al Messaggio del 25 dicembre 2011
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oggi desidero darvi la speranza e la gioia. Tutto ciò che è attorno a voi, figlioli, vi guida verso le cose terrene ma io desidero guidarvi verso il tempo di grazia perchè in questo tempo siate sempre più vicini al mio Figlio affinchè Lui possa guidarvi verso il suo amore e verso la vita eterna alla quale ogni cuore anela. Voi, figlioli, pregate e questo tempo sia per voi il tempo di grazia per la vostra anima. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
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Speranza e gioia è proprio quello di cui abbiamo più bisogno in questo tempo in cui la confusione regna in tutto il Paese e l’agitazione è presente in ognuno di noi al pensiero delle cose che non vanno e per cui non vediamo soluzioni umane. Ma questo stato di cose è il chiaro indice della mancanza di grazia di cui soffre l’umanità che si è allontanata dal Dio Amore, dalla Verità (Giustizia), dalla Provvidenza e dalla Misericordia. Abbiamo voluto fare di testa nostra e abbiamo anche lasciato che gli Amministratori della Cosa pubblica facessero a modo loro, senza controlli e senza critiche efficaci da parte del “popolo sovrano”, il quale avrebbe ben il diritto di sindacare l’operato del Parlamentari e pretendere l’osservanza – ad tempus – degli impegni presi, nelle modalità promesse ed accettate dall’elettorato.
Poi ci sono le cose ordinarie, non meno importanti: come il proprio lavoro. Il lavoro nobilita l’uomo e gli fornisce il guadagno per poter vivere ma, attenzione, il guadagno non deve diventare la ragione della vita. Quei padri che trascorrono intere giornate a lavorare per “non fare mancare nulla alla famiglia”, in realtà fanno mancare ciò che è più importante: la presenza fisica del “pater familias” che dialoga, guida, protegge, fa sentire il suo amore, così che la moglie non vada in crisi e i figli non si sbandino.
La casa comoda, l’auto e la motocicletta, le belle vacanze, il super frigorifero, il Tv Surround, ecc. non valgono l’armonia familiare. Il consumismo ci allontana facilmente dalla Fonte della pace e della gioia.
Troppo spesso dimentichiamo che Dio ci ha posti nel mondo ma che noi non siamo di questa terra. Noi diamo troppa importanza al benessere di un corpo che è destinato alla putrefazione e trascuriamo il bene dell’anima, limitando la nostra comunione con Dio. Questa vita mortale passa presto, poi ci attente il tempo senza tempo, da vivere nella gioia o negli spaventosi tormenti eterni, pervasi dalla più cupa disperazione.
Io spesso mi domando: “Che sarebbe stato di noi se non avessimo avuto la grazia incommensurabile della presenza di Maria Santissima fra noi, a correggerci ed a guidarci?!”. La Madre celeste, con immensa, amorevole, pazienza viene ancora a sollecitarci ad approfittare di questo tempo di grazia, che è l’Avvento, per lasciarci guidare da Lei ad una più intima comunione col Figlio suo.
Dobbiamo però aprirci alla luce dello Spirito perché, attraverso una finestra chiusa non entra il sole. Impariamo a guardare la nostra realtà terrena con gli occhi della Speranza che è certezza perché fondata sulla Parola di Cristo, Colui che ristabilirà la Verità piena, la giustizia e la pace. “Chi crede in Me non resterà deluso”.
Fidiamoci ciecamente di Gesù, del suo Amore, della sua provvidenza e della sua Misericordia senza fine. Fidiamoci di Maria che, in un suo messaggio, ha detto chiaramente: “Desidero che ognuno di voi sia felice qui sulla terra e poi venga con me in cielo. Questo infatti è lo scopo della mia venuta fra voi ed il mio desiderio”.
Decidiamo dunque di seguire Maria nel cammino incontro a Cristo che viene, impegniamoci seriamente e serenamente nella preghiera, nell’ascolto della Parola e nell’esercizio delle buone opere, così che questo tempo sia veramente tempo di grazia portatrice di gioia. Buon Avvento con Maria.
Don Manlio
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