Master per Diaconi
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Pontificia Università Lateranense
MASTER IN NUOVA EVANGELIZZAZIONE
E IDENTITA’ DIACONALE
OBIETTIVO DEL MASTER
Il Centro Lateranense Alti Studi – CLAS della Pontificia Università Lateranense attiva il Master di I livello in Nuova Evangelizzazione e Identità Diaconale, realizzato in collaborazione con la Comunità del Diaconato in Italia, che si propone di offrire un’occasione di formazione d’eccellenza e specializzazione a tutti coloro che, avendo effettuato già degli studi teologici di base, vogliano approfondire il ministero diaconale a partire dall’acquisizione di una conoscenza specifica degli strumenti di ricerca, delle fonti esistenti e degli studi realizzati.
STRUTTURA
Il Master si attiva in maniera intensiva nel triennio 2014-2016 per i soli mesi di luglio di ogni anno, con inizio delle lezioni fissato per il 30 giugno e termine il 19 luglio 2014 per il primo Anno Accademico. Alla conclusione del triennio si terrà la discussione finale. È previsto un numero minimo di 17 studenti per l’attivazione ed un numero massimo di 35. Le iscrizioni potranno essere effettuate presso la Segreteria Accademica del CLAS.
Il percorso didattico del Master si articola in attività formative della durata complessiva di 1500 ore e sarà così suddiviso: 360 ore tenute presso la PUL per la didattica impartita sotto varie modalità, anche comprensive di visite in loco per approfondimenti su siti archeologici di interesse (per 24 ore complessive), 1020 ore di studio individuale e circa 120 ore di ulteriore approfondimento per la preparazione della tesina finale. Ciò consentirà il conferimento di 60 crediti formativi universitari oltre a quelli già acquisiti per conseguire il titolo di accesso al corso.
L’ammissione al corso è subordinata alla verifica previa dei requisiti minimi (un grado accademico di I livello) e sarà inoltre preceduta da un colloquio che si terrà in data mercoledì 11 giugno, da parte di una commissione presieduta dal Direttore e dal Co-Direttore del Master. Sono possibili iscrizioni senza il titolo di accesso previsto solo laddove esso venga effettivamente conseguito tassativamente entro e non oltre l’inizio delle attività e, qualora non avvenisse ciò, la quota di iscrizione versata resterà nella disponibilità della PUL.
Sono previste, nell’arco dei tre anni, verifiche intermedie delle capacità acquisite mediante presentazioni di un elaborato sui temi trattati nei moduli sino quel punto, entro l’ultima settimana della tre tranche del corso.
Verrà conseguito il titolo di Master con il superamento di una prova conclusiva. Essa prevedrà un colloquio in forma orale sulla base di un elaborato relativo agli elementi salienti portati avanti attraverso il triennio, la presentazione delle attività portate avanti individualmente in ognuno degli anni, oltre naturalmente a domande sulle materie del corso. La votazione sarà espressa in 110/110.
Viene fissata in 2300 euro la quota individuale complessiva di iscrizione; di questi, 100 euro dovranno essere versati all’atto della domanda e gli ulteriori 2200 euro dovranno essere versati entro e non oltre la data di venerdì 6 giugno 2014.
Sarà presente un gruppo di supporto per il tutoring d’aula per tutta la durata del corso con mansioni di assistenza agli studenti, suggerimenti tecnici per la didattica, gestione delle richieste ordinarie relative alla documentazione, più eventuali altre necessità.
ORGANIZZAZIONE ORARIA
Il corso ha durata di 3 anni e comprende 3 mesi intensivi di lezioni teoriche, seminari, esercitazioni pratiche
e testimonianze di docenti specialisti delle materie. Le lezioni saranno concentrate nel solo mese di luglio di ogni anno, nelle prime tre settimane. Seguiranno contatti con i docenti referenti dei moduli per gli approfondimenti da portare avanti nel corso dell’anno.
Le lezioni si terranno dal lunedì al venerdì per circa 8 ore accademiche giornaliere e per 3 ore il sabato, giorno destinato alle visite ai siti archeologici più importanti per la storia della figura del Diacono. Il calendario del 2° e 3° anno verrà presentato nel corso del primo anno accademico, comunque entro termini che consentano agli iscritti di organizzare la frequenza in presenza.
La frequenza alle attività previste dal corso con differenti modalità è obbligatoria, con un minimo previsto per i 2/3 delle ore e tutta l’attività formativa sarà tenuta presso la Pontificia Università Lateranense, utilizzando i materiali tecnologici e informatici dell’Università. Il corso fornirà agli specializzandi una formazione specifica per comprendere il complesso storico, giuridico e teologico-pastorale legato alla figura del Diacono permanente.
ORGANIGRAMMA
Direttore: Prof. Enzo Petrolino
Co-Direttore: Prof. Angelo Lameri
Comitato scientifico del Master:
Prof. Giuseppe Bellia (Mod. 1), Prof. Angelo Di Berardino (Mod. 2), Prof.ssa Cettina Militello (Mod. 3), Prof. Enzo Petrolino (Mod. 4), Prof. Carmelo Dotolo (Mod. 5), Prof. Luciano Meddi (Mod. 8).
Coordinamento delle attività didattico-tutoriali:
Prof.ssa Mariapina Rizzi
È previsto un tutor d’aula per tutta la durata del Master con mansioni di supporto agli studenti, gestione delle richieste ordinarie e approfondimenti documentali.
PROGRAMMA DIDATTICO DEL MASTER
La didattica si sviluppa nei seguenti 8 moduli rivolti alle principali aree scientifiche d’interesse, che verranno affrontate progressivamente nell’arco dei tre anni per consentire un’articolazione mirata dei contenuti:
MODULO 1: MODELLI DIACONALI NEL NUOVO TESTAMENTO
MODULO 2: IL SERVIZIO DIACONALE NEI PRIMI SECOLI DELLA CHIESA
MODULO 3: IL RIPRISTINO DEL DIACONATO. ISTANZE TEOLOGICHE DA TRENTO AL CONCILIO VATICANO II
MODULO 4: ALLA RICERCA DI UN’IDENTITÀ: MINISTERO ORDINATO E DIACONATO
MODULO 5: MINISTERO DIACONALE, CHIESA LOCALE E POST-MODERNO
MODULO 6: IL DIACONATO NELLA LEGISLAZIONE ECCLESIALE POST-CONCILIARE
MODULO 7: ANNUNCIO E NUOVI LINGUAGGI
MODULO 8: UN MINISTERO DI FRONTIERA: SFIDE E RISORSE
Modelli diaconali nel Nuovo Testamento
I capitoli I e II del documento “Il diaconato: evoluzione e prospettive” della Commissione Teologica
Internazionale (CTI) costituiscono un importante punto di partenza per prendere in considerazione la figura del diacono nei Vangeli, negli Atti degli Apostoli e nella letteratura paolina. Così come è necessario integrare, questo materiale, con riflessioni sulle fonti primarie del Nuovo Testamento. Una delle difficoltà nella determinazione del proprium del diacono è che già nel Nuovo Testamento la terminologia diaconale è equivoca. Occorre inquadrare i dati maggiori entro quattro grandi dimensioni, ciascuna delle quali nel Nuovo Testamento viene espressa anche in termini diaconali: la missione di Cristo, la missione della Chiesa, la missione degli apostoli, dei loro collaboratori e successori e, infine, il compito di alcuni cristiani detti ‘diaconi’. Si affronterà anche il contesto delle radici ed i termini della diaconia nell’Antico Testamento e nella letteratura antica.
Il servizio diaconale nei primi secoli della Chiesa
La testimonianza dei Padri Apostolici sulla natura sacramentale e sulla funzione ecclesiale del diaconato è molto ricca e documentata. Lo è altrettanto della sua presenza e diffusione nelle diverse chiese dei primi secoli, sulle qualità umane e spirituali richieste ai diaconi, sulle loro effettive mansioni dentro e fuori le comunità, sui riti e le preghiere di ordinazione, sul loro stato ecclesiastico e familiare, come anche su alcune spinose questioni provocate dalla loro attività. La letteratura cristiana primitiva, molto ampia, evidenzia l’emergere di un ministero ordinato nella chiesa sin dalle origini. In documenti importanti come la Prima Lettera di Clemente, la Didachè e gli scritti di S. Ignazio di Antiochia si trovano espresse la stretta connessione tra ministero episcopale e ministero diaconale. Ai Padri non sfugge nemmeno la particolare connessione tra diaconi e vescovi stabilita nel Nuovo Testamento. In questa prospettiva sono determinanti le fonti antiche e gli elementi archeologici e liturgici.
Il ripristino del Diaconato.
Istanze teologiche da Trento al Concilio Vaticano II
Si approfondirà il significato ed il valore dei «ministeri ordinati» nella Chiesa per cogliere l’autentica dimensione della “ministerialità” della comunità cristiana e della sua natura sacramentale; quindi, alla luce dell’insegnamento del Concilio Vaticano II e del Magistero Pontificio, sarà possibile fare emergere l’esplicita natura ecclesiale e pastorale del diaconato permanente. Si potrà intravvedere nella storia del diaconato dopo il V sec. la sua trasformazione da ministero stabile in un gradino di transizione verso il presbiterato. Si analizzerà il diaconato nei Concili Lateranensi, di Trento e secondo i Riformisti. Non mancano però le eccezioni, come quella di Francesco d’Assisi. Attenzione particolare verrà data ai testi del Concilio Ecumenico Vaticano II, in particolare una (ri)lettura di Lumen Gentium 29 da collocare nel contesto storico-ecclesiale degli anni post-conciliari. Nel contempo, a partire dal Vaticano II, ci si inoltrerà dentro la teologia del diaconato che si è sviluppata successivamente nel Magistero Pontificio.
Alla ricerca di un’identità: ministero ordinato e diaconato
L’approfondimento della sacramentalità del diaconato ha costituito in questi anni post-conciliari uno degli elementi più interessanti della riflessione teologica su questo ministero. A questo aspetto il documento della CTI dedica tutto il Cap. IV e una sezione del Cap. VII, quando nella II parte tratta appunto delle Implicazioni della sacramentalità del diaconato. Rispetto a tale questione si coglie nel documento un atteggiamento di immeditata apertura e di attenta riflessione: La sacramentalità del diaconato – viene detto – è un problema che rimane implicito nelle testimonianze bibliche, patristiche e liturgiche da noi sin qui esposte. Sulla base di questa premessa, si avvierà un accurato excursus storico che abbraccia un lungo periodo, dal XII al XX secolo, in cui il diaconato costituisce solo una tappa verso il presbiterato. Si passa così da S. Tommaso d’Aquino a Trento.
Ministero diaconale, chiesa locale e post-moderno
Nella “Didascalia degli Apostoli” si legge che i diaconi devono lavorare in comunione stretta e cordiale con il vescovo del quale devono essere «l’occhio, la sua bocca, il suo cuore, la sua anima: due in una sola volontà». Si tratta di un’espressione altamente significativa, per la sua valenza ecclesiale e pastorale e, soprattutto, per l’identità ed il servizio del diacono, oggi. Essa mette in evidenza che il diacono è ordinato come cooperatore del Vescovo e quindi per la Chiesa locale. Dal fatto, poi, che la Chiesa locale è attuazione piena della Chiesa universale, si deve trarre la conseguenza che il diacono, nell’ambito di una generale corresponsabilità missionaria, è ordinato per la Chiesa universale. Non è difficile ravvisare quali conseguenze pratiche ne derivano: “Quanto ai diaconi, la grazia sacramentale dà loro la forza necessaria per servire il Popolo di Dio nella diaconia della Liturgia, della Parola e della Carità, in comunione con il Vescovo ed il suo presbiterio”. (Congregazione per l’Educazione Cattolica, Norme fondamentali formazione dei diaconi, 7).
Il diaconato nella legislazione ecclesiale post-conciliare
Nell’esercizio della loro potestà i diaconi dipendono necessariamente dai Vescovi, che hanno la pienezza del Sacramento dell’Ordine. Inoltre, essi sono posti in una speciale relazione con i presbiteri, in comunione con i quali sono chiamati a servire il popolo di Dio. Da un punto di vista disciplinare, con l’ordinazione, il diacono è incardinato nella Chiesa particolare o nella Prelatura personale al cui servizio è stato ammesso, oppure, come chierico, in un istituto religioso di vita consacrata o in una società clericale di vita apostolica. L’istituto dell’incardinazione non rappresenta un fatto più o meno opzionale, ma si caratterizza come legame costante di servizio ad una concreta porzione di popolo di Dio. Esso implica l’appartenenza ecclesiale a livello giuridico, affettivo e spirituale e l’obbligo al servizio ministeriale. (Congregazione per l’Educazione Cattolica, Norme fondamentali formazione dei diaconi, 8).
Annuncio e nuovi linguaggi
Il diaconato, come ebbe a dire Paolo VI, è stato ripristinato come fattore di rinnovamento della Chiesa Questa affermazione, se letta correttamente, aprirà al ministero diaconale nuovi orizzonti: l’istanza è quella di cogliere e di far emergere, in modo sempre più efficace, la dignità del ministero diaconale, al fine di meglio comprendere lo specifico della vocazione al diaconato. In questo modulo si dovrebbe dare spazio ad esperienze vive di diaconato in numerose parti del mondo ed affrontare anche la conoscenza di linguaggi del post-moderno e deutero-moderno come sfida essenziale e, non più trascurabile, per un’efficace annuncio del Vangelo nelle odierne società. In questo senso il diaconato ed il suo esercizio devono essere visti in relazione ad una chiesa che cresce nella consapevolezza di essere “missionaria”. Un impegno che deve fare decollare la pastorale oltre la semplice conservazione dell’esistente, per indurla ad aprirsi in maniera coraggiosa alle nuove sollecitazioni che provengono dalla società. Un tale servizio necessita di una formazione costante, che coinvolga tutte le dimensioni della personalità del diacono: da quella teologica a quella spirituale, da quella psicologica a quella liturgica, da quella affettiva a quella culturale.
Un ministero di frontiera: sfide e risorse
A partire dai documenti conciliari e specifici della formazione al diaconato, nonché dagli aspetti pastorali che ne caratterizzano il ministero stesso, si porranno in evidenza quali sono state e sono ancora oggi, le risorse positive nella vita di un diacono: la famiglia, il lavoro, la dimensione strettamente umana e sociale. Tale lettura dovrà aiutare a leggere la realtà attuale e porre in evidenza in quale misura le dimensioni sopra elencate possano essere d’aiuto o d’intralcio al ministero stesso e in che modo si possano cogliere e sfruttare in positivo le sfide continue che giungono al diacono ad essere nel mondo ma non del mondo. Il primato del “servizio” in ogni vocazione ministeriale assume nel diaconato una preziosa e severa valenza ecumenica; una valenza che diventa proposta, richiamo, impegno e speranza nel cammino dell’ecumenismo.
Il diaconato, con il suo appello alla “conversione nel servire” tocca e può anche aiutare a risolvere problemi tuttora scottanti nei rapporti fra le diverse Confessioni cristiane. La missione del diacono è nella chiesa questa speranza ecumenica conciliare perché questo ministero schiude in maniera profetica una visione nuova della realtà ecclesiale concreta.
INFO E ISCRIZIONI
Potranno essere presentate richieste di informazioni e iscrizione alla Segreteria Accademica del CLAS, che è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì (10:00/12:30) e nei pomeriggi di martedì e giovedì (15:00/17:00).
N.B.: L’Università resterà chiusa per le ferie della Santa Pasqua da giovedì 17 aprile sino lunedì 28 aprile p.v. ma richieste e candidature potranno essere comunque anticipate via mail e riceveranno risposta non appena le attività saranno riprese.
Di seguito i contatti per info e iscrizioni:
Coordinatore del CLAS, Dott. Stefano Simone Mattei, coordinatore.clas@pul.it
Segreteria del Master, Dott. Vincenzo Monaco, info.clas@pul.it
Al deposito della domanda di partecipazione ai colloqui di ammissione dovranno essere presentati i seguenti documenti:
1. Domanda di iscrizione al Corso con allegate tre fototessere
2. Fotocopia di carta d’identità e codice fiscale
3. Fotocopia del certificato di laurea riportante la lista degli esami sostenuti
4. Per i laureandi: assegnazione tesi o dichiarazione del relatore, unitamente a fotocopia del certificato degli esami sostenuti con profitto
5. Curriculum vitae (da inoltrare anche in formato digitale a info.clas@pul.it )
6. Altri titoli valutabili ai fini dell’ammissione
7. Ricevuta di versamento di € 100 (rimborsabili), specificando nella causale il nominativo dello studente e la denominazione del Master, con pagamento effettuato:
Dall’Italia:
Beneficiario: Pontificia Università Lateranense
c/o: Banca Popolare di Sondrio, Agenzia 24 di Roma
Codice IBAN: IT55 P 05696 03224 000003555X67
Causale: iscrizione Master DIACONATO E NUOVA EVANGELIZZAZIONE, nome e cognome dello studente.
Dall’Estero:
Beneficiario: Pontificia Università Lateranense
Codice SWIFT(=BIC): POSOI 22
Codice IBAN: IT55 P 05696 03224 000003555X67
Causale: iscrizione Master MEDI, nome e cognome dello studente.
8. Autocertificazione comprovante che il candidato dichiara di:
aver letto ed approvato l’informativa relativa al Master e di essere in possesso di tutti i requisiti ivi previsti,
non essere iscritto presso altra Istituzione di formazione superiore, per la durata del master, a cicli di studio che rilascino titoli accademici,
aver acconsentito al trattamento dei propri dati con le modalità e per le finalità connesse e strumentali alla gestione del rapporto con la Pontificia Università Lateranense.
Clero – Diaconi
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