Maria, gloria e splendore della Chiesa
Questo articolo è stato già letto773 volte!
Sul Calvario la Chiesa si formava nel Cuore di Gesù Cristo. Gesù moriva; il suo Corpo dissanguato, sfinito, perforato dai chiodi, si abbandonava alla morte come la pianta che inaridisce ma lascia la sua semente che in realtà la moltiplica.
Guardate una pianta: essa spunta prima dalla terra, e la sua prima vita si sviluppa nella profondità del terreno. Poi cresce nascosta… non la distinguono che quelli che la conoscono bene: la massima parte della sua vita è avvolta da questo nascondimento. Poi cade l’acqua fecondatrice dal cielo, viene il caldo salutare della primavera e la pianta si manifesta nei fiori, che sono come la gloria della sua vita. Ma lo splendore dei fiori dura poco; essi appassiscono, poi muoiono, e morendo formano la semente. La pianta sembra inaridita, ma in realtà essa dalla sua morte ha formato a sé una discendenza numerosa nei semi, e questi non hanno bisogno che di una terra buona che li accolga e li faccia germinare a suo tempo. Allora la pianta si moltiplica.
Gesù è stato come il fiore del Cielo.
È nato in una grotta, nella profondità della terra; poi è vissuto in un’attività nascosta; si è fatto conoscere da chi poteva intendere la sua grandezza dal suo profumo, dalle sue caratteristiche speciali. Poi, battezzato nel Giordano, riscaldato dalla penitenza del deserto, Egli fiorì e si fece conoscere nelle opere sue. I fiori suoi appassirono nella contraddizione, furono sfrondati nella Passione, ed Egli stesso, rampollo della radice di Jesse, morì sulla Croce!
Morì, ma dal suo Cuore veniva la Chiesa, piccolo granello di senape, capace di moltiplicarsi e di crescere in albero maestoso; Maria, fu la terra feconda che accolse questo granello, che lo fa crescere, che lo fa prosperare, è dunque la gloria e lo splendore della Chiesa.
don Dolindo Ruotolo
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.