Maria ai piedi della croce
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La Madonna apparve a santa Brigida di Svezia e le riferì queste parole: In mezzo a tanti dolori, il Figlio mio guardò dalla croce ai suoi amici che piangevano e avrebbero preferito soffrir loro quelle pene col suo aiuto o soffrire un inferno eterno piuttosto che vederne straziato lui. Il dolore, che gli proveniva dalla sofferenza degli amici, superava ogni amarezza e tribolazione che Egli potè sopportare nel corpo e nell’animo, perché li amava teneramente.
Perciò, a motivo della troppa sua umana angoscia, esclamò al Padre: O Padre, nelle tue mani raccomando il mio spirito. Come ebbi udito ciò, a me, sua afflittissima Madre, tremarono tutte le membra, con grande amarezza. E tutte le volte poi che quella voce mi ritornava alla mente, era come se risuonasse ancora nel mio orecchio e fosse attuale.
Mentre poi all’avvicinarsi della morte gli si spezzava il cuore per i violenti dolori, tutte le membra tremarono ed Egli, sollevato appena il capo, lo reclinò. Si vedevano la bocca aperta e la lingua sanguinante. Le mani si rilassarono alquanto sulla loro piaga e il peso del corpo cadde maggiormente sui piedi. Le dita e le braccia in qualche modo si allungavano e la schiena aderiva fortemente allo stipite della croce.
Allora alcuni mi dissero: Maria, il Figlio tuo è morto. Altri soggiunsero: È morto, ma risorgerà. E mentre tutti parlavano, venne un tale che con la lancia lo ferì nel costato così violentemente, che per poco non lo trapassò da parte a parte. E ritraendosi, la lancia apparve con la punta rossa di sangue. Allora, vedendo ferito il cuore del mio carissimo Figlio, mi sembrò che quasi fosse stato ferito il mio.
Fu poi deposto dalla croce ed io lo ricevetti in ginocchio, come fosse un lebbroso, tutto pieno di lividi. I suoi occhi erano colmi di sangue; la bocca era gelida come la neve; la barba ispida, il viso contratto, le mani ritratte verso l’ombelico. Com’era stato in croce, così lo ricevetti sulle ginocchia, rattrappito in tutte le sue membra. Poi lo deposero in un lenzuolo pulito.
Ed io col mio ne astersi le piaghe e le membra. E gli chiusi gli occhi e la bocca, che morendo gli erano restati aperti. Poi lo posero nel sepolcro. Oh quanto volentieri mi sarei posta viva col figlio mio, se questa fosse stata la sua volontà. Ciò fatto, venne il buon Giovanni e mi condusse a casa sua. Ecco, figlia mia, che cosa patì per te il Figlio mio.
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